Il Bellaria Film Festival, il festival dedicato al cinema indipendente, si rinnova per la 36ma edizione: la direzione artistica è stata affidata a Marcello Corvino, produttore teatrale, musicale e cinematografico. Il ricco programma si protrae per 4 giorni, dal 27 al 30 dicembre, al Cinema Astra e in varie location della città.
Corvino ha annunciato il lancio del Festival insieme a Moni Ovadia, presidente di Giuria: "Sono molto contento dei 18 documentari selezionati e della presenza di Moni Ovadia a guida della Giuria, con il suo sguardo particolare sul cinema. Credo che i documentari siano opere d'arte con la stessa dignità dei film. Il mio intento è quello di fare in modo che il Bellaria Film Festival possa aprirsi a un pubblico più ampio possibile, e che il suo focus possa estendersi a tutte le arti, inclusa la musica che in un film è fondamentale. Alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Bellaria e all'Emilia-Romagna Film Commission va il mio ringraziamento per il supporto ricevuto".
Ospite d'eccezione sarà Lina Wertmüller, a cui verrà consegnato un Premio alla Carriera, un'opera d'arte in rame dello scultore bolognese Nicola Zamboni. Seguirà la proiezione del documentario biografico Dietro gli occhiali bianchi. 18 documentari in concorso ed eventi nell'arco di tutta la giornata. Il festival avrà come tema l'articolo IX della Costituzione Italiana, che i documentari in gara dovranno approfondire e sviluppare nei suoi vari aspetti.
Il festival dedica una retrospettiva al cinema internazionale: omaggio al Premio Oscar Luis Bacalov con lo spettacolo / concerto UNA VITA DA FILM: LUIS BACALOV in cui suonerà dal vivo anche il fondatore dei New Trolls Vittorio De Scalzi.
Una sezione di BFF è dedicata ai film fuori concorso, con proiezioni e incontri con i registi: tra questi, Pippo Delbono presenta il suo film del 2016 Vangelo, mentre Mario Tronco il film Il Flauto Magico di Piazza Vittorio, con, tra i protagonisti, Petra Magoni (che incontrerà il pubblico assieme al regista) e Fabrizio Bentivoglio.
I 18 documentari in gara (scelti tra 93 candidature) saranno valutati in base alla loro inerenza e alla loro capacità di focalizzare i contenuti dell'articolo IX della Costituzione Italiana (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione). Verranno suddivisi in due concorsi principali: uno per lavori di qualsiasi formato con durata massima 90 minuti (Bei Doc), uno per documentaristi under30 (Bei Young Doc). Moni Ovadia ha commentato:
"Il linguaggio del documentario è capace di comunicare con efficacia storie ricche di umanità, storie di persone, di popoli. Un festival che dedica spazio a questo linguaggio merita tutta la mia attenzione, sono entusiasta e mi sento molto onorato di presiederne la Giuria. Abbiamo vitale bisogno che il documentario venga riconosciuto come forma d'arte."
Al miglior Bei DOC andranno 3000 euro, al miglior Bei Young Doc 1000 euro e al doc con la miglior colonna sonora votata dal pubblico uno speciale "Premio Luis Bacalov" di 500 euro. La giuria presieduta da Moni Ovadia decreterà i vincitori, mentre il pubblico assegnerà il premio al doc con la miglior colonna sonora. Il Festival quest'anno prevede nella giornata conclusiva il Forum 3.0: proiezioni di corti, video, filmati realizzati con l'utilizzo delle più recenti novità tecnologiche.
BFF propone un omaggio al Premio Oscar Luis Bacalov e alla musica nel cinema: durante la serata inaugurale verrà consegnato alla compagna Marina Ravera il premio "Una vita da film" e verrà proposto lo spettacolo / concerto "Una vita da film: Luis Bacalov", scritto dal Maestro poco prima di morire assieme al regista e amico Carlos Branca. Parole, video e musica racconteranno Bacalov: gli ANEMA eseguiranno dal vivo assieme al fondatore dei New Trolls Vittorio De Scalzi alcune delle colonne sonore che hanno segnato la carriera del compositore. Prima della proiezione, una tavola rotonda sulle "musiche nel cinema" con, tra i partecipanti, Moni Ovadia, Vittorio De Scalzi, Carlos Branca. L'omaggio a Bacalov è integrato da una proiezione serale di uno dei film musicati dal Maestro, La città delle donne. Ospiti, critici di cinema dell'SNCCI.
Il Festival, che dalla sua prima edizione nel 1983 ha visto passare registi del calibro di Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e Rosi, si rinnova per dare ancora maggiore respiro e rilievo a opere spesso estranee alle logiche dell'industria ma dall'indiscutibile spessore artistico, puntando in modo particolare sulle idee e la creatività dei giovani registi.