Gli ottimi ascolti del primo episodio di Bella da morire (5.6 milioni e il 20,5% di share per la prima serata, con punte del 22% sulle ragazze 15-24) premiano la scelta coraggiosa di raccontare una storia forte che tocca un problema sensibile e drammatico - il femminicidio, secondo Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction.
"Una serie che conferma la volontà editoriale di Rai Fiction nel proseguire il racconto della contemporaneità, con una qualità d'autore e una grande interprete come Cristiana Capotondi. Oltre alla bravura del cast di alto profilo , alla qualità degli autori, della regia e di tutta la troupe, voglio ricordare la cura produttiva di Cattleya e Rai Fiction che insieme hanno realizzato un progetto originale e nuovo che ha saputo conquistare un pubblico ampio e variegato."
Il primo episodio (qui la nostra recensione delle prime due puntate di Bella da morire) ha mostrato Eva Cantini, Ispettrice di polizia, che fa ritorno a Lagonero, sua città natale, per dare una mano alla sorella Rachele, giovane mamma single del piccolo Matteo, che sta attraversando un periodo complicato.
Il suo arrivo in commissariato però non sarà dei più semplici: Eva dimostra fin da subito di avere un carattere duro e spigoloso e il Questore Festi la accoglie altrettanto bruscamente: i due non potranno che scontrarsi. Quando poi Claudio Scuderi si presenta per denunciare la scomparsa della figlia Gioia, aspirante showgirl, Eva sembra essere l'unica a intuire che non si tratta di una semplice sparizione.