In attesa della prima del suo nuovo film presso il Festival di Cannes, Paul Verhoeven, intervistato da Variety, ha parlato di Basic Instinct dicendo che oggigiorno i cineasti non realizzano più pellicole del genere perché, almeno secondo lui, "stiamo vivendo un nuovo puritanesimo".
"C'è stato uno spostamento generale verso il puritanesimo." Ha spiegato il regista. "Penso che ci sia un malinteso a proposito della sessualità negli Stati Uniti. La sessualità è l'elemento più essenziale della natura e della vita. Sono sempre stupito che le persone siano scioccate dal sesso nei film."
"C'era pornografia dappertutto quando ero giovane, se volevi. Credo che stiamo attraversando un periodo di pensiero puritano." Ha continuato Verhoeven. "Se c'è un cambiamento nel modo in cui vediamo la sessualità nei film, non penso che abbia a che fare con il porno su Internet. In Olanda, quando andavi al mare 20 anni fa, tre quarti delle donne stava in topless, era normale all'epoca. Adesso, le donne si coprono di nuovo."
Sul tema del sesso, il regista ha anche aggiunto: "L'omosessualità fa parte della vita, quindi dovrebbe far parte delle nostre storie. Perché dovrei ignorarla? Parte della popolazione è bisessuale o omosessuale o transgender, questa è la realtà. E' normale. Nelle produzioni cinematografiche c'è stato uno spostamento generale verso il puritanesimo. Sono sempre stupito che le persone siano scioccate dal sesso nei film."
A proposito del suo nuovo film, Benedetta, Paul Verhoeven ha dichiarato: "Non sai perché sei attratto dalle cose o cosa nel tuo cervello ti fa venire voglia di realizzare un certo progetto. Il mio amico e co-sceneggiatore David Birke mi ha regalato un libro di Judith C. Brown intitolato Immodest Acts, basato sugli appunti di uno scriba dell'epoca, molto precisi su cosa avessero fatto queste due suore, sessualmente. Era una storia che doveva essere raccontata."