Il video di una campagna promozionale per una linea di Barbie eco-guerriera è riuscito a ingannare persino testate prestigiose che hanno rilanciato la notizia dell'arrivo dei modelli ispirati ad alcune delle più famose attiviste nel settore ambientale.
Il filmato, realizzato dal gruppo Barbie Liberation Organization, sosteneva che la Mattel stesse per mettere in vendita una collezione eco-sostenibile realizzata con materiali come alghe, argilla e persino funghi.
La campagna
Nel video, che ha sfruttato l'attenzione data al film Barbie, si sosteneva che a ispirare la nuova collezione sarebbero state Daryl Hannah, Greta Thunberg, Julia Butterfly Hill, Phoebe Plummer e Nemonte Nenquimo.
Lo spot sosteneva inoltre che Mattel volesse eliminare totalmente la plastica dai propri prodotti entro il 2030.
Hannah, in un altro filmato, ricordava i danni causati dalla plastica dichiarando: "Io e Barbie abbiamo la stessa età, solo che lei non morirà mai". Nello spot si sosteneva poi che oltre un miliardo di Barbie sono state abbandonate nel corso degli anni nelle discariche, inquinando l'ambiente.
La presentazione delle Barbie ispirate alle attiviste mostrava invece momenti all'insegna delle proteste, tra lanci di molotov contro Vladimir Putin o campagne di Just Stop Oil nei musei.
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Il chiarimento dell'azienda
Mattel, dopo la grande attenzione riservata ai video, anche da prestigiose testate americane come il The Washington Post e People, ha dovuto chiarire che non si trattavano di spot ufficiali della Mattel, ma di un'elaborata campagna per ottenere spazio sui media. L'azienda, inoltre, ha voluto ricordare l'intenzione di ridurre del 25% l'uso della plastica nella propria produzione e che, entro il 2030, verranno usati solo materiali riciclabili o bio-plastica.