Barbara D'Urso, una delle figure più iconiche della televisione italiana, ha fatto ritorno sullo schermo dopo nove mesi di assenza, scegliendo come palcoscenico l'amatissimo studio di Domenica In di Rai Uno. Intervistata da Mara Venier, ha condiviso i suoi sentimenti riguardo alla sua lunga carriera, il dolore per l'improvviso distacco da Mediaset e l'emozione del ritorno alla Rai, dove tutto è cominciato.
Barbara D'Urso: Il ritorno sullo schermo
Con un sorriso ironico, Barbara D'Urso ha equiparato il suo ritorno in televisione a un "parto", sottolineando l'emozione e la tensione che hanno accompagnato questo nuovo inizio. La conduttrice partenopea ha ribadito il legame profondo con la Rai, dove ha mosso i primi passi della sua carriera, a soli 19 anni, e ha trascorso ben 22 anni della sua vita professionale.
La separazione da Mediaset
Tuttavia, nonostante l'entusiasmo per questo nuovo capitolo, il dolore per l'inaspettata separazione da Mediaset, avvenuta lo scorso giugno è ancora presente e palpabile. Barbara D'Urso ha confessato di non aver ancora superato il trauma di essere stata "strappata" dalla sua vita in Mediaset, dove ha trascorso 23 anni, 16 dei quali in diretta televisiva giornaliera.
"Non ho ancora elaborato il lutto, il dolore di quello che mi è accaduto, della modalità con cui sono stata strappata via dalla mia vita. Mediaset mi ha dato tanto, sono stata 23 anni lì, 16 anni in diretta tutti i giorni", ha detto Barbara raccontando la sua esperienza con l'azienda di Cologno Monzese. "Anche durante il Covid, quando tutti stavano a casa, ho continuato la mia trasmissione per tenere compagnia agli italiani ed informarli sulla pandemia".
Barbara D'Urso ha evitato di concentrarsi troppo sull'episodio che l'ha portata via da Mediaset, preferendo considerare la sua intervista a Domenica In come un nuovo capitolo nella sua carriera, un ritorno alle radici che hanno plasmato la sua identità televisiva.
Ricordi e tragedie familiari
Barbara D'Urso con Mara Venier ha rivissuto i dolorosi ricordi legati alla perdita prematura della madre, Vera Pentimalli, quando aveva solo 11 anni. La mamma di Barbara perse la vita a causa di un linfoma di Hodgkin, una malattia che aveva segnato la sua esistenza relegandola nel letto per lunghi periodi.
La tragedia si compì quando il padre di Barbara decise di portarli in campagna, un gesto compiuto per mitigare la sofferenza dei figli di fronte alla malattia della madre. Ebbene, quella che sembrava una mossa protettiva nascondeva una verità crudele: Vera stava morendo. La bugia del padre, il cui intento era proteggere i figli, ha lasciato un segno indelebile nell'animo di Barbara, che si sentì tradita dal mancato saluto alla madre morente.
"Io non ho salutato mamma", ha ricordato Barbara "mio padre quando stavamo in campagna ci disse 'torniamo a casa, mamma sta meglio'. Poi ci raccontò che in realtà mamma era morta, ci aveva mentito. Forse per questo non riesco a raccontare bugie".
L'orgoglio per i figli
Barbara D'Urso, nell'intervista a Mara Venier, ha condiviso il suo orgoglio nei confronti dei figli, Giammauro ed Emanuele, nati dalla sua relazione con il produttore cinematografico Mauro Berardi. Giammauro ha sempre cercato di farsi un nome indipendentemente dalla sua eredità familiare, mentre Emanuele ha intrapreso la strada della produzione senza chiedere mai aiuto al padre, dimostrando una determinazione e una forza d'animo che riempiono di orgoglio la madre.