Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame hanno chiuso un cerchio generato circa 11 anni e 22 film prima, e allo storico compositore della saga Alan Silvestri è spettato il compito di riunire tematicamente storie e personaggi a livello musicale.
Benché sia stata Spider-Man: Far From Home l'ultima pellicola della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, il maggiore senso di finalità proviene sicuramente dai due film sugli Avengers. Chi meglio di Silvestri, quindi, per portare a termine un viaggio iniziato sì nel 2008 con il primo Iron Man, ma anche, simbolicamente, con il primo Avengers?
Per questo, Christopher Markus e Stephen McFeely, una volta completata la sceneggiatura, hanno consegnato la loro "creatura" nelle mani del compositore di Captain America: The First Avenger e The Avengers, che ha spiegato in un'intervista con l'Hollywood Reporter come, invece che optare per dei temi singoli a seconda del personaggio, come aveva fatto anche per Loki, Cap e Black Widow, con una tale moltitudine di eroi a disposizione, in questo caso sarebbe stato più efficace trovare "un nuovo inizio".
"Thanos doveva avere una sensibilità propria, perché stava guidando entrambi i film. Ma se ogni personaggio in scena avesse avuto un tema personale che risuonava al suo ingresso, avrebbe invalidato ogni significato".
E a proposito di nuovi inizi, l'approccio descritto da Alan Silvestri è stato utilizzato anche per dei momenti chiave come l'apertura dei portali in Avengers: Endgame, quando Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) e tutte le vittime della decimazione tra i nostri eroi si sono uniti all'epica battaglia finale contro il Titano Pazzo.
"Questi momenti non possedevano del materiale tematico pre-esistente, per questo abbiamo dovuto creare qualcosa di nuovo" racconta il compositore.
E a giudicare dal risultato, è stata una decisione sicuramente vincente.