James Cameron ha rivelato di ave trascorso un intero anno a concepire un sequel di Avatar finito nella spazzatura. Il titolo del sequel in questione, di cui sono stati rivelati alcuni dettagli, era Avatar: The Higher Ground, e aveva uno script lungo 132 pagine, ma il progetto è stato cancellato.
"Stavo lavorando con un team di scrittori. Avevamo molte idee", ha detto Cameron al magazine Total Film. "Continuavamo a cercare di racchiuderlo in una scatola e non si adattava mai del tutto. A un certo punto, ho detto, 'Lo finirò e vedrò se è un film'. L'ho fatto. Sono venute fuori 132 pagine. Era una grande storia."
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Perché il primo sequel di Avatar è stato cancellato?
Avatar: The High Ground è stato cancellato perché "mancava uno degli ingredienti fondamentali per i sequel, ovvero che non è andato abbastanza nell'inaspettato", ha spiegato il regista. "Inoltre no giocava abbastanza secondo le regole di Avatar, che è connetterci al mondo dei sogni e alla componente spirituale, che non possiamo nemmeno quantificare a parole. Ha spuntato tutte le altre caselle, ma non quella".
James Cameron ha così salvato alcuni ingredienti di Avatar: The High Ground e è ripartito da capo scrivendo il sequel che è stato poi realizzato, Avatar: La via dell'acqua, la cui uscita nelle sale italiane è fissata per il 14 dicembre. Cameron ha, inoltre, usato alcune soluzioni narrative che non sono state usate nel sequel per il terzo Avatar e per una nuova graphic novel, in uscita il 6 diecembre.
"Ci sono delle cose fantastiche al suo interno", ha anticipato. "Voglio dire, hai i Na'vi che combattono con arco e frecce a gravità zero. Voglio vedere quel film! Ma in realtà non aggiungeva abbastanza alla storia generale e agli obiettivi tematici che avevo in mente. Quindi lo stiamo trasformando in una graphic novel di Dark Horse. Sarete in grado di scoprire quella battaglia che ha avuto luogo tra il primo e il secondo sequel".