James Cameron ha lavorato per un anno interno ad una sceneggiatura di Avatar: La via dell'acqua, che ha finito per gettare via perché non all'altezza della aspettative che circondano il sequel della pellicola interpretata da Sam Worthington e Zoe Saldaña.
Durante un'intervista pubblicata dal The Times UK, Cameron ha parlato del suo processo di scrittura, ammettendo di aver buttato via un anno di lavoro perché la sceneggiatura non era all'altezza dei suoi standard per Avatar. Lo sceneggiatore/regista ha spiegato che i film dovrebbero funzionare su tre livelli e che il copione scartato non era abbastanza introspettivo:
"Quando mi sono seduto con i miei sceneggiatori per parlare di Avatar 2, ci siamo detti che non avremmo potuto procedere finché non avessimo capito come mai il primo ebbe così tanto successo all'epoca. Tutti i film lavorano su diversi livelli di narrazione: il primo è quello più superficiale, fatto di personaggi, problematica da affrontare e risoluzione finale."
"Il secondo è la tematica, ossia quale messaggio il film vuole farti capire e cercare di dirti. Ma Avatar aveva anche un altro livello, un terzo, quello del subconscio. Ho scritto un'intera sceneggiatura per il secondo capitolo, l'ho letta e mi sono reso conto che non arrivava al livello tre. Fine. Da capo. Un anno di lavoro andato", ha concluso James Cameron.