Aurelio De Laurentiis non si lascia intimidire dalle polemiche e approfitta della conferenza stampa di Vita da Carlo 2, la nuova stagione della serie di Carlo Verdone, per fare il punto della situazione lanciando qualche bordata contro il cinema italiano.
"I film italiano sono molto brutti, sono molto mal scritti. L'altra sera ho visto Oppenheimer con degli amici, tu dici 'Chapeau'. Vabbè che Nolan è un grande regista, ma affrontare quel tema in quel modo lì. E tu per tre ore rimani incantato, Questo lo rivediamo tre volte, perché non basta vederlo una sola".
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Il rapporto imprescindibile col pubblico
De Laurentiis prosegue: "Ditemi quale film italiano degli ultimi due o tre anni andate a vedere tre volte. IL problema è che c'è troppa poca umiltà. Durante la premiazione dei David ho sentito affermazioni così vecchie, così stantie come 'il cinema non deve tener conto delle esigenze del pubblico'. Io nella mia vita di produttore mi sono occupato di 400 film, ma ho sempre avuto un grande rispetto per il pubblico, che mi ha guidato. Quante volte ho rinunciato a fare un film che mi piaceva perché dalle mie verifiche di marketing non avrebbe funzionato. Non si fanno film per piacere personale, il cinema è un ponte che devi creare verso il pubblico perché ha anche una funzione sociale, educativa e di formazione del gusto che è fondamentale. Poi abbiamo avuto la distorsione dei critici che bacchettavano ogni successo commerciale".
Lo stesso Carlo Verdone, rispondendo alla polemica sugli attori stranieri sollevata da Pierfrancesco Favino a Venezia, ha puntato il dito contro la qualità del cinema italiano indicandola come una delle cause della crisi.