L'iconica scena di apertura di Apocalypse Now Redux, versione che contiene 47 minuti di girato in più rispetto a Apocalypse Now, in cui le palme bruciano sotto una tempesta di napalm è stata realizzata distruggendo una vera foresta, questo è il prezzo che la natura ha dovuto pagare per consentire a Francis Ford Coppola di realizzare uno dei suoi più celebri capolavori.
Circa 1.200 litri di benzina furono versati sulle palme e poi incendiati, anche i pneumatici furono bruciati per generare più fumo creando così l'atmosfera necessaria, mentre la benzina è stata lasciata cadere dall'alto, nell'area scelta, per simulare la caduta del napalm. Acri di foresta furono distrutti in pochi secondi. Quando il film fu girato nelle Filippine la questione ambientale e la lotta per l'ambiente non erano ancora delle grandi priorità in quella zona del mondo. Coppola in seguito disse a proposito di questo aspetto: "Non mi avrebbero mai fatto entrare negli Stati Uniti per girare quella scena, gli ambientalisti mi avrebbero ucciso."
Il regista totalizzò circa 200 ore di riprese e fu costretto ad investire diversi milioni di dollari del suo denaro nel film dopo che il budget fu notevolmente superato, dovette perfino ipotecare la sua casa per portare a termine il progetto. La scena del napalm rubò circa un anno alla produzione in fase di montaggio, si stima che il 10% di quelle 200 ore totali di riprese riguardassero proprio questa celebre sequenza.
Nel 2006, John Milius, lo sceneggiatore del film dichiaro: "Un giorno mi svegliai e scrissi la celebre scena contenente la frase: 'Mi piace l'odore del napalm al mattino'. Mi fermai per un attimo, ci riflettei e dissi tra me e me: 'Credo proprio di aver esagerato, questa frase sarà la prima cosa che elimineranno dal film.'"