Antonio Pennacchi è morto all'età di 79 anni il 3 agosto 2021 a causa di un malore. Lo scrittore ha vinto il Premio Strega per Canale Mussolini nel 2010 ed è stato finalista al Premio Campiello per il medesimo titolo.
Stroncato da un infarto, Antonio Pennacchi è nato a Latina nel 1950 e, prima di dedicarsi alla scrittura, è stato operaio e attivo nel mondo della politica tra le file del Msi e del Partito marxista-leninista italiano. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, risale al 1983 la decisione di mettere un punto alla sua azione di attivista e di utilizzare il tempo sospeso della cassa integrazione per conseguire la laurea in Lettere e filosofia all'Università La Sapienza di Roma.
La sua prima opera, Mammut, è stata pubblicata nel 1994 da Donzelli. Il successo, però, arriverà con Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi. Romanzo, edito da Mondadori nel 2003. Dal libro è stato tratto Mio fratello è figlio unico, diretto nel 2007 da Daniele Luchetti e interpretato da Elio Germano e Riccardo Scamarcio. Nel 2010, Antonio Pennacchi ha vinto il Premio Strega con Canale Mussolini ed è arrivato tra i finalisti del Premio Campiello. Il romanzo, che narra la bonifica dell'Agro Pontino, ha avuto un seguito, intitolato Canale Mussolini. Parte seconda.
A proposito della morte di Antonio Pennacchi, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha dichiarato: "Antonio Pennacchi è stato il primo, grande narratore di un'Italia che fino ai nostri giorni era stata dimenticata. Con i suoi saggi sulle città di Fondazione, raccolti poi in un fortunato volume, e, soprattutto, con la sua vena narrativa esplosa nel romanzo Canale Mussolini, Pennacchi ha raccontato l'epopea della bonifica pontina, facendo conoscere al grande pubblico con arguzia, intelligenza, sagacia e ironia vicende dolorose e dilanianti. Una capacità che con il romanzo Il fasciocomunista ha avuto anche un felice adattamento cinematografico, con il film Mio fratello è figlio unico. Un creativo a tutto tondo, ci mancherà".
Il sindaco di Latina, invece, ha dichiarato: "Apprendo con grande tristezza dell'improvvisa scomparsa dello scrittore Antonio Pennacchi che ci lascia all'età di 71 anni. Una enorme perdita non solo per la città di Latina ma per tutto il Paese. I suoi racconti hanno reso il nostro territorio un luogo letterario, dalla Fondazione ai giorni nostri. È una vera e propria icona di Latina. Pennacchi appartiene al patrimonio della città e tutti i latinensi oggi gliene rendono giustamente merito. Porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia a nome dell'Amministrazione comunale e di tutta la città di Latina".