Non si sono placati gli animi di chi è rimasto coinvolto nel fallimento della Bobo Tv. Il progetto sportivo che, almeno sulla carta, è stato uno dei più blasonati e discussi degli ultimi anni, è andato incontro a diversi problemi di gestione e organizzativi, tanto è vero che lo stesso Bobo Vieri ha deciso di staccare la spina.
Alle redini del progetto non era da solo. Con lui c'erano Antonio Cassano, Nicola Ventola e Lele Adani. Tutti e quattro erano riusciti a mettere su un progetto inedito ma, a un tratto, è stato cancellato senza ragione alcuna. O almeno, sono poche le motivazioni emerse che hanno spinto il calciatore a eliminare il suo progetto, anche perché questa scelta ha incrinato i rapporti con gli altri colleghi. E ora, in una recente intervista video a Gianluca Gazzoli (conduttore di Passa dal BSMT), è proprio Cassano che decide di raccontare la sua versione dei fatti.
Tradimenti e omissioni da parte di Bobo Vieri: le parole di Cassano
"Abbiamo creato tutto grazie a Lele Adani. Quando a un certo punto tiri tiri, si spacca e non si può più ricucire e mettere insieme" esordisce Antonio Cassano nell'intervista. Qui, oltre a parlare dei suoi trascorsi con Vieri, ha aperto anche una lunga parentesi sui trascorsi da calciatore e ha parlato della sua infanzia difficile. Le dichiarazioni più succose, però, sono proprio inerenti a quanto è successo con il fallimento di Bobo Tv. Cassano non fa il nome di Vieri ma dalle parole che pronuncia fa intuire che la ferita è ancora aperta.
"Il tradimento è la cosa peggiore nella vita, una cosa che non accetto. A quella persona là non voglio dare importanza e per me è un capitolo chiuso, non lo chiamerò neanche più per nome", aggiunge durante l'intervista. "Pensavi di essere il più forte? Invece lo siamo noi tre. Sei convinto? Vai da solo e ti attacchi, adesso non ti segue neanche tua madre". Parole molto forti che fanno intuire quanto siano aspri i rapporti tra i due.
Questi rapporti sono stati messi a dura prova perché, come Cassano riferisce, la Bobo Tv è stata chiusa senza spiegazioni, quando c'era ancora tanto da fare. "Meglio accorgersi prima che dopo, quando è troppo tardi. Abbiamo sofferto solo perché per tanto tempo non abbiamo potuto fare le nostre cose. Ma la trasmissione era in tre, non in quattro. Chi faceva tutto era Lele. Ora prendiamo la nostra strada felicemente". Chissà se dopo questa intervista arriverà la replica del diretto interessato.