L'attrice di 90210, AnnaLynne McCord, ha svelato la sua patologia di disturbo dissociativo dell'identità e ha dichiarato di non provare vergogna alcuna a causa del problema di cui soffre. McCord, che di recente è apparsa in Lucifer, ne ha parlato in occasione di una discussione con il celebre psichiatra Daniel Amen,
AnnaLynne McCord ha dichiarato: "Non c'è nulla di cui mi debba vergognare. Anzi, per quanto siano orribili, è necessario parlare dei traumi e dei problemi di cui soffriamo". Nella sua intervista sul disturbo dissociativo dell'identità con lo psichiatra Daniel Amen, l'attrice ha anche raccontato di essere stata violentata quand'era teenager. In occasione di un'intervista con People del 2019, AnnaLynne McCord aveva già parlato del suo trauma: "L'anno scorso sono stata ricoverata per stress post traumatico e i ricordi della violenza subita quando ero adolescente sono tornati a galla".
A causa della sua patologia, l'attrice soffre anche di problemi di memoria e tende a non ricordare la maggior parte di quanto accadutole tra i 5 e i 13 anni. Secondo AnnaLynne McCord, il suo lavoro sarebbe stato fondamentale per aiutare il suo disturbo dissociativo dell'identità a emergere: "Tutti i miei ruoli sono divisi, in un certo senso, ma me ne sono accorta soltanto durante la realizzazione di 90210. Poi ho lavorato a Excision, dove ho interpretato una ragazza con molti problemi con cui finivo per identificarmi da vicino! Probabilmente è stato traumatico però mi ha fatto rendere conto del problema. Alla fine della lavorazione di quel film, non riuscivo più a tornare in me. Ero completamente dentro Pauline".
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Ad averla aiutata a tornare in sé sarebbe stata un'altra identità, quella della piccola Anna, una ragazzina di 13 anni: "Era una ragazza davvero anarchica ma le sarò sempre grata perché mi ha aiutato a ritrovarmi e ha fatto in modo che fuggissi dall'inferno in cui ero finita".