A un anno esatto dalla personale dedicatagli dal Cantiere Sanbernardo torna a Pisa il regista newyorkese Amos Poe, uno dei protagonisti del movimento cinematografico della new wave considerato dalla maggioranza dei suoi esponenti il capostipite del cinema indipendente americano. Occasione per la nuova visita pisana è l'apertura di uno spazio davanti al murale di Keith Haring Tuttomondo. Occasione doppia per proiettare davanti all'ultima opera dell'amico Keith il film Empire II, evento speciale alla 64° mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, e per parlare del suo ultimo progetto in via di completamento: Dante's Divine Comedy. L'opera è ispirata al capolavoro letterario di Dante Alighieri, La Divina Commedia, e al lavoro di Edward Muybridges, considerato da molti uno dei pionieri del cinema per la rivoluzionaria scoperta della fine dell'ottocento della fotografia in movimento. L'idea chiave del film è quella di un viaggio in continuo movimento, uno schema di eventi. Amos e Dante sono due viaggiatori che si confrontano con il tempo che sta passando e attraversano una sorta di crisi di mezzà età o, per citare il poeta, "nel mezzo del cammin".
Dante's Divine Comedy è concepito come un documento di "cinema veritè" del viaggio estivo di Poe in Italia e Francia. Il film è totalmente low budget, indipendente, e prodotto interamente a spese del suo autore. Per poter trovare i fondi per il suo completamento, il regista e la sua piccola troupe hanno avviato una sottoscrizione web su Kickstarter con la quale si augurano di raccogliere un minimo di $12.000 per terminare il montaggio e pagare i diritti musicali, al fine di presentare il film al prossimo Festival di Venezia a Settembre 2010. La serata pisana vuole pubblicizzare il progetto e si propone di aiutare concretamente il raggiungimento dell'obiettivo della sottoscrizione, che avrà termine il 28 giugno prossimo. Dunque, appuntamento la sera del 16 giugno alle ore 19 al Keith Art Cafè di Pisa per l'incontro con il regista e alle 22 per la proiezione, davanti al murale di Keith Haring, del documentario artistico, omaggio a New York City, Empire II.