Prima ancora dell'arrivo nei cinema, la nuova commedia romantica diretta da Cameron Crowe è nell'occhio del ciclone. The Media Action Network for Asian-Americans ha accusato Aloha, questo il titolo del film, di mostrare una versione 'sbiancata' delle Hawaii.
"La popolazione caucasica rappresenta solo il 30% degli abitanti totali delle Hawaii, ma guardando il film sembra che siano il 99%" ha dichiarato Guy Aoki, capo e co-fondatore di MANAA. "Prima di Aloha una lunga serie di pellicole - Paradiso amaro, 50 volte il primo bacio, Blue Crush, Pearl Harbor - hanno usato le Hawaii come sfondo esotico escludendo dalla visuale le persone che realmente vivono lì. E' un insulto per la cultura delle Hawaii. I veri abitanti, che si vedono pochissimo, sono persone senza nome, passanti, proprietari di ristoranti. Come si può educare il pubblico alla nostra ricca storia mostrando solo personaggi bianchi ed escludendo la maggior parte della popolazione che vive in loco e ha costruito questa storia?".
Sony ha declinato ogni commento, ma una fonte vicina al film sostiene che nessun membro di MANAA abbia visto la pellicola o letto la sceneggiatura e che la storia omaggia lo spirito del popolo hawaiano. Qualche tempo fa anche il colossal di Ridley Scott, Exodus - Dei e Re, aveva subito pesanti accuse per aver utilizzato attori caucasici al posto di egiziani.