Calista Flockhart è stata intervistata dal New York Times e ha confessato di aver sofferto di depressione a causa delle cattiverie nei confronti del suo aspetto fisico. L'attrice ha dichiarato che gli anni trascorsi nel corso della produzione di Ally McBeal sono stati macchiati dalle continue speculazioni mediatiche riguardo il suo peso e la sua forma fisica.
"Non credo che accadrebbe mai oggi. Ora lo chiamano body-shaming. Non ci penso da molto tempo ma non è davvero accettabile accusare qualcuno di avere una malattia con cui molte persone lottano" ha dichiarato Flockhart.
Una carriera in bilico
L'attrice, conosciuta in tutto il mondo per il ruolo dell'avvocatessa Ally McBeal nella serie prodotta dal 1997 al 2002 ha ammesso di aver temuto che la sua carriera potesse rovinarsi a causa di queste accuse.
"Ero un bersaglio facile, credo. È stato doloroso, è stato complicato. Amavo lavorare su Ally McBeal e tutto questo l'ha rovinato. Ero insonne e depressa. Pensavo che avrebbe rovinato la mia carriera. Non pensavo che qualcuno mi avrebbe mai assunta di nuovo, perché avrebbero semplicemente supposto che avessi l'anoressia, e sarebbe stata la fine di tutto" ha spiegato.
Flockhart ha dichiarato di essere sempre stata semplicemente minuta di costituzione, proprio come sua mamma:"Onestamente, non sono mai stata in una situazione in cui dovessi stare attenta al mio peso. Mia madre è alta 150 centimentri e pesava 42 chili quando si è sposata. Parliamo di una piccola elfa. Ho semplicemente ossa piccole e sono fortunata".