A sorpresa, Alfonso Cuarón è comparso sul palco del Lucca Film Festival ed Europa Cinema 2019 nel giorno inaugurale per omaggiare il Premio alla Carriera Paolo Taviani. Il premio Oscar messicano, che risiede parte dell'anno in Toscana, dove vivono i figli, è intervenuto per ringraziare l'anziano regista riconoscendo pubblicamente l'importanza delle opere dei fratelli Taviani nella sua formazione.
La presenza di Alfonso Cuarón a Lucca non era annunciata, richiesta esplicita del regista di Roma che non voleva distogliere l'attenzione de Paolo Taviani, protagonista dell'evento di apertura. Paolo Taviani è salito sul palco per ritirare il Premio alla Carriera tributatogli dal Lucca Film Festival ed Europa Cinema e la Medaglia Fellini dell'Unesco, riconoscimento tributato ai registi che, con le loro opere, hanno contribuito a fare del cinema un'arte universale. Taviani, visibilmente emozionato, ha ricordato il fratello Vittorio, scomparso lo scorso aprile: "La mia è stata una carriera a due, condivisa con Vittorio. Questo premio alla carrier lo sento anche suo. Questo è un festival che va in tante direzioni, abbraccia grandi produzioni, lancia registi poco noti, ma ricorda anche le opere del passato, qui si vedono varie possibilità di fare cinema".
Alla consegna della Medaglia Fellini, Taviani ha ricordato il primo incontro col maestro romagnolo: "La prima volta che incontrammo Fellini, notammo che lui ci scrutava, magari si chiedeva chi fossero quei due strani tipi. Poi si è avvicinato e ha detto 'Vi devo fare un augurio, ma è segreto, tenetelo nascosto dentro di voi'. Poi mi ha detto sotto voce 'Buona fortuna', si è avvicinato all'orecchio di Vittorio e ha ripetuto lo stesso augurio, raccomandandoci di tenerlo dentro, di coltivarlo. La fortuna serve all'arte, ma è necessario soprattutto l'impegno. Oggi c'è chi combatte contro la cultura, l'ignoranza va a vantaggio dei potenti, ma voi studiate, fate in modo che la cultura prevalga".
Dopo la premiazione, Paolo Taviani ha introdotto la proiezione del suo Good Morning Babilonia, inno al cinema, ma anche alla tradizione artigianale italiana, mostrato al pubblico lucchese in versione restaurata dalla Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà. Questa è la prima proiezione italiana dopo il restyling. Dopo aver raccontato qualche vicissitudine produttiva del film, che avrebbe dovuto usare il Duomo di Lucca come location prima di scoprire che era in restauro, Taviani ha sottolineato come uno dei temi centrali del film sia il fenomeno dell'immigrazione: "Quante menti e quante braccia abbiamo perso di persone costrette a immigrare. Del loro talento ne hanno beneficiato altri paesi, compresa Hollywood". Il regista ha poi ironizzati sul fatto che i protagonisti sono due fratelli, proprio come lui e Vittorio: "Non volevamo fare un'autobiografia, abbiamo dipinto i fratelli del film diversi da noi, ma a guardar bene la storia contiene anche tanti aspetti del rapporto tra me e Vittorio".
GALLERIA DI IMMAGINI Paolo Taviani al Lucca Film Festival 2019
E' stata poi la volta di Alfonso Cuarón, che ha raggiunto sul palco Paolo Taviani. Cuarón ha omaggiato il maestro toscano nel suo pittoresco italiano sottolineando: "La mia adolescenza cinematografica è stata caratterizzata dai vostri film, sono stati fondamentali per il mio cinema e per la mia vita. Per capire l'umanità, non solo l'arte. Un cinema fatto di rapporti umani e di rapporti con il mondo. Quando ho saputo della tua presenza a Lucca sono corso a salutarti".
GALLERIA DI IMMAGINI Paolo Taviani e Alfonso Cuaron a Lucca Film Festival ed Europa Cinema 2019
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