Alessandro Borghese 4 Ristoranti torna stasera alle 21:15 su Sky Uno, e in streaming su NOW, con una nuova puntata. Il van dai vetri oscurati si muoverà in un crocevia di culture differenti, attraverso un'enigmatica città di confine tutta da scoprire, un tempo meta prediletta della borghesia asburgica.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti: le anticipazioni del 21 gennaio
Gorizia è la sesta tappa di questo ciclo di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Una città custode di una storia ricca e di un passato travagliato. Le influenze slave, slovene e austroungariche emergono nell'architettura, nella cultura e soprattutto nella gastronomia di una città che per molti sembra essere ancora alla ricerca di una vera identità. Denominata la Nizza Austriaca in passato, oggi cela la sua bellezza anche in un carattere variegato e difficile da definire.
Nella nuova puntata della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia, emergerà la sua attuale proposta culinaria che, non a caso, rispecchia esattamente questo melting pot. Oltre al Gulash, lo spezzatino più famoso al mondo, spiccano gli gnocchi de susini, l'onnipresente strudel e la rosa di Gorizia, bella come il fiore ma decisamente più saporita. Qua c'è chi segue fedelmente la tradizione rendendo omaggio a una cucina povera e contadina e chi trasforma i piatti del territorio in qualcosa di più leggero e sfizioso. Ma chi saprà raccontare meglio i sapori di una terra così ricca e diversificata? Tra locali moderni e trattorie antiche, chef Alessandro Borghese eleggerà il miglior ristorante di Gorizia e i suoi confini.
I ristoranti in gara a Gorizia
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"Hosteria con cucina - La Cantinetta" con Mauro: grazioso ristorantino in perfetto stile friulano al confine con la Slovenia, presenta un primo spazio esterno con alcuni tavoli e una sala con un grande bancone bar, pareti in mattoni, tavoli in legno e alcuni tendaggi rossi che ricordano uno spazio teatrale. La sala principale è arredata con uno stile molto intimo: pochi tavoli, sempre in legno, una calda stufa e luci tenui. Mauro, dopo una vita tra locali e discoteche, decide di cimentarsi in cucina. Amante delle sfide, tende sempre ad alzare l'asticella e per lui l'aspetto più importante del suo lavoro è il feeling che si instaura con il cliente: sorriso e accoglienza sono fondamentali. Propone un menù classico con alcune innovazioni.
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"Trattoria Al Piron" con Antonella: la struttura, risalente al XIX secolo, si trova in una delle vie più frequentate del centro. La location è formata da un giardinetto esterno e una sala accogliente, dove si respira la tipica aria da trattoria: soffitto e tavoli in legno con pareti gialle e in mattoni e tovaglie di carta. Antonella è la cuoca e titolare, la sua passione per la cucina esiste sin da quando era bambina: "Ho avuto una grande nonna e una grande mamma", dice. È una donna esuberante che non riesce mai a star ferma, trotterella tra la sala e la cucina perché le piace anche instaurare un bel rapporto con i clienti. Ironica e travolgente, non sopporta le persone musone e accoglie i suoi clienti sempre col sorriso. Propone una cucina legata alla tradizione goriziana e friulana.
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"Ristorante Rosenbar" con Michela: ex birreria intima e suggestiva, sorge in una strada parallela alla via principale di Gorizia e ha un'area esterna che affaccia sul parco della Rimembranza, uno dei più grandi della città. Qua tutto sembra essere avvolto in un ambiente magico e quasi natalizio, caldo e confortevole, dove il colore rosso prevale in ogni angolo. Michela è la titolare e chef del locale avviato nel 1984 insieme al marito di origine slovena. Si descrive come una donna passionale che non perde mai l'attenzione sulla salute "perché il cibo che noi facciamo deve piacerti, ma deve anche far bene." Propone, infatti, un menù salutare e moderno, a base di pesce. Michela ha le idee molto chiare: non sopporta un servizio disattento e la superficialità.
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"Atmosfere La Sitüa" con Stefano: piacevole e accogliente, si trova nel centro storico di Gorizia, sotto il castello principale della città. Ripropone lo stile di una classica baita di montagna, diviso in due spazi dall'estetica diversa: da una parte la sala del bistrò che affaccia su un bellissimo chiostro, dall'altra la sala del ristorante arredata con cura, al cui centro sorge un camino. Stefano è il proprietario, insieme alla moglie Silvia, ma ricopre più di un ruolo: si occupa della cucina con lo chef, del servizio in sala e della griglia. Definisce il suo locale un Restaurant Grill dove si possono gustare alcune pregiate selezioni di carne, preparate con influenze di diverse regioni e Paesi. Ama il suo lavoro e cerca costantemente novità e stimoli. Non a caso si definisce uno sperimentatore aperto a nuove sfide e soprattutto una persona decisamente atipica perché, dice, "mi stanco dell'ordinarietà".