Il caso di omicidio colposo contro Alec Baldwin ha raggiunto una svolta definitiva. La giudice Mary Marlowe Sommer ha deciso di archiviare il caso, sottolineando gravi errori procedurali da parte dell'accusa. La corte è rimasta colpita dalla mancata consegna di prove cruciali alla difesa, una negligenza che Sommer ha definito malafede. Nei processi americani, infatti, non consegnare delle prove fondamentali alla difesa è una negligenza inammissibile, e in questo caso la giudice è arrivata alla conclusione che sia stato fatto deliberatamente per condannare Baldwin.
Alec Baldwin: il caso è archiviato!
"Lo Stato (l'accusa, Ndr) è altamente colpevole per non aver fornito la documentazione all'imputato", ha dichiarato la giudice, aggiungendo che questa negligenza è sufficiente per archiviare il caso e impedire qualunque richiesta di ricorso. Questo significa che Baldwin non potrà essere riprocessato per lo stesso reato e, quindi, è definitivamente libero. La decisione della giudice ha scatenato emozioni forti in aula, con sussulti e lacrime da parte di Baldwin e della moglie Hilaria. Usciti dal tribunale, si sono rifugiati in un'auto senza rivolgere la parola alla stampa in attesa.
Alec Baldwin a processo: ecco com'è andata la prima udienza
John Day, avvocato e commentatore legale locale, ha descritto il processo come un "disastro per il sistema giudiziario del New Mexico." Le accuse contro Baldwin, nate dalla tragica morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set di "Rust" nel 2021, sono state segnate da polemiche sin dall'inizio. La difesa ha sostenuto che i procuratori hanno deliberatamente occultato i proiettili, oggetti chiave consegnati alla polizia ma non agli avvocati della controparte, un'accusa talmente grave che ha portato Erlinda Johnson, uno dei procuratori dell'accusa, a dimettersi dal caso.
Kari Morrissey, il Pubblico ministero capo, ha espresso delusione per la decisione, sostenendo che l'importanza delle prove fosse stata fraintesa dalla difesa. "Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere giustizia a Halyna e alla sua famiglia", ha affermato Morrissey, aggiungendo che l'accusa aveva lavorato instancabilmente per portare il caso in giudizio.
Durante l'udienza, Marlowe Sommer ha interrogato il caporale Alexandria Hancock sulla decisione di registrare i proiettili con un numero di caso separato, rendendoli inaccessibili alla difesa. Hancock ha dichiarato di aver agito su consiglio dei suoi superiori e di Morrissey. Con un colpo di scena da film, Morrissey è stata chiamata a testimoniare, sostenendo di non ritenere i proiettili rilevanti per il caso. Tuttavia, la difesa ha scoperto che questi proiettili, ricevuti da un agente di polizia in pensione, Troy Teske, potevano essere correlati al proiettile mortale che aveva colpito la Hutchins.
La mancata consegna delle prove è stata definita "vergognosa" da Jennifer Burrill, presidente della New Mexico Criminal Defense Lawyers Association, che ha criticato Morrissey per non aver reso pubbliche tutte le prove disponibili. Nonostante Morrissey abbia difeso le proprie azioni, sostenendo che i proiettili non avevano valore probatorio, la decisione del giudice di archiviare il caso è stata inevitabile.
Brian J. Panish, l'avvocato che rappresenta il vedovo di Hutchins, Matthew, ha dichiarato che Baldwin potrebbe ancora affrontare un processo civile. "Rispettiamo la decisione della corte", ha affermato Panish. "Non vediamo l'ora di presentare tutte le prove a una giuria e di ritenere il signor Baldwin responsabile delle sue azioni per la morte insensata di Halyna Hutchins." La causa civile iniziale contro Baldwin e i produttori diRust è già stata risolta nell'ottobre 2022, ma la porta a ulteriori azioni legali è ancora aperta.