Alec Baldwin è stato accusato di omicidio colposo dopo la morte di Halyna Hutchins, avvenuta sul set di Rust, ma il suo avvocato sostiene sia avvenuto un errore giudiziario.
L'attore si è sempre proclamato innocente e ha più volte sostenuto che il colpo d'arma da fuoco sia partito senza che lui premesse il grilletto, dichiarazione però smentita dai rilevamenti della scientifica.
Luke Nikas dello studio legale Quinn Emanuel ha dichiarato in un comunicato stampa: "Questa decisione distorce la tragica morte di Halyna Hutchins e rappresenta un terribile errore giudiziario. Il signor Alec Baldwin non aveva alcun motivo per credere che ci fosse un proiettile vero nella pistola, o in qualsiasi parte del set cinematografico".
L'avvocato ha aggiunto: "Si è fidato dei professionisti con cui stava lavorando, che gli hanno assicurato che la pistola non aveva proiettili all'interno. Andremo contro queste accuse e vinceremo".
Rust: Alec Baldwin dubita che il film rientrerà in produzione dopo la tragedia sul set
Baldwin e Hannah Gutierrez-Reed, che si occupava delle armi del film Rust, rischiano 18 mesi di prigione. Il procuratore distrettuale non ha invece avanzato alcun campo di imputazione per quanto riguarda le ferite subite dal regista Joel Souza.
La giuria dovrà decidere se l'attore e Gutierrez Reed sono colpevoli e di quale tipo di omicidio colposo.
Andrea Reeb, che ha seguito il caso, ha sostenuto che se Baldwin, Gutierrez-Reed e David Halls (che ha trovato un accordo ed eviterà il processo), avessero compiuto il loro lavoro, Halyna Hutchins sarebbe ancora viva. Le prove, secondo l'accusa, dimostrano che nessuno di loro si è preoccupato realmente per la sicurezza sul set.