Cheng Pei-pei, icona del cinema d'azione nata in Cina e che recitò nel film candidato all'Oscar La tigre e il dragone di Ang Lee, e nel cult wuxia Le implacabili lame di rondine d'oro di King Hu, è scomparsa all'età di 78 anni.
Cheng, considerata una pioniera dei ruoli nelle arti marziali per le attrici è scomparsa mercoledì nell'area della baia di San Francisco. Da lungo tempo soffriva di una malattia degenerativa del cervello, che ha deciso di donare alla ricerca medica.
Carriera action
Nativa di Shangai, Cheng si trasferì ad Hong Kong nel 1962. Formatasi nel balletto e nella danza, iniziò ben presto a lavorare con il leggendario studio Shaw Brothers. Nonostante il dimenticabile debutto in Lovers' Rock, Cheng Pei-pei divenne una grande star del cinema action, d'arti marziali e combattimenti con la spada, dopo il ruolo decisivo in Le implacabili lame di rondine d'oro.
Il film generò un sequel nel 1968, un remake mai realizzato di Quentin Tarantino e una serie d'altri film d'azione con protagoniste femminili provenienti dall'Asia orientale. All'epoca, venne selezionata da Hong Kong per concorrere all'Oscar come miglior film internazionale ma non venne candidato.
Negli anni '70, Cheng Pei-pei si trasferì in California dove crebbe quattro figli, tutti inseriti nell'ambito dell'intrattenimento, e studiò economia all'università. La carriera di Cheng ebbe una significativa ripresa grazie al ruolo di Jade Fox in La tigre e il dragone nel 200, film che vinse quattro Oscar e con 128 milioni guadagnati al box-office nordamericano; fu il primo film in lingua straniera che superò i 100 milioni di dollari negli USA.
Successivamente, la carriera di Cheng Pei-pei si sviluppò su entrambi i lati del Pacifico, con film come Naked Weapon e l'adattamento del videogioco Capcom Street Fighter, oltre ad un ruolo nel remake live action del Classico disneyano Mulan.