Si è spenta ieri mattina al Royal Marsden Hospital a Londra Susannah York, una delle attrici protagoniste delle pellicole britanniche e hollywoodiane tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. L'attrice britannica, 72 anni, era malata di cancro e, secondo le dichiarazioni del figlio, l'attore Orlando Wells, aveva affrontato la malattia con grande coraggio.
La lunga carriera della York si era divisa tra cinema, televisione e teatro e la sua fama era particolarmente legata ai primi ruoli interpretati, tra cui Sophie Western al fianco di Albert Finney nel romantico Tom Jones, diretto da Tony Richardson nel 1963.
Raffinata come un'aristocratica inglese dagli occhi blu e sensuale ma sempre composta con la sua lunga chioma bionda, la sua presenza rappresentò nel cinema degli anni '60 un valore aggiunto che si rivelò notevole al fianco di attori come Warren Beatty ne La truffa che piaceva a Scotland Yard e di James Coburn in Duffy il re del doppio gioco. Fu diretta da registi del calibro di Robert Aldrich ne L'assassinio di Sister George, per il quale si calò nella chiacchierata parte di una lesbica, e di Sydney Pollack in Non si uccidono così anche i cavalli?, che le valse una nomination agli Oscar nel 1969.
Tre anni dopo ritirò il premio come miglior attrice a Cannes per il ruolo della solitaria Cathryn nel drammatico Images, diretto da Robert Altman e ispirato al libro In Search of Unicorns di cui lei stessa era autrice. Ma il personaggio interpretato dalla signora York forse più ricordato oggi è quello della madre dell'eroe Marvel nei film di cassetta Superman e Superman II. Tra le numerose apparizioni televisive ricordiamo la serie Love Boat.