Si è spento all'età di 92 a Los Angeles il grande Ray Bradbury, scrittore americano noto soprattutto per il romanzo di culto Fahrenheit 451. Nato a Waukegan, Illinois, il 22 agosto 1920 da un operaio elettrico e una casalinga di origini svedesi, Bradbury ebbe il merito di rinnovare il genere fantascientifico aprendolo a una dimensione politico-sociale. Il cinema gli è debitore non solo per gli adattamenti delle sue celebri opere - impossibile dimenticare la claustrofobica versione di Fahrenheit 451 diretta da Francois Truffaut - ma anche per la sua attività di sceneggiatore come per esempio per il Moby Dick di John Huston. Le sue opere ispirarono anche The Ray Bradbury Theater, serie basata sui suoi lavori in onda sulla HBO per due stagioni.
Nel 1950 Bradbury inaugura la sua produzione raccogliendo in un unico volume le sue Cronache marziane, che ottengono un vasto successo internazionale. L'anno successivo pubblica lo sconvolgente Fahrenheit 451, ambientato in un futuro distopico in cui la cultura è bandita da un governo totalitario e disumano. Tra le sue opere più celebri si ricordano le antologie Il corpo elettrico e I fiori di Marte, il noir Morte a Venice e il celebre Il popolo dell'autunno.