Ci lascia l'attore Farley Granger, celebre per aver lavorato con Alfred Hitchcock in due dei suoi film più acclamati e con Luchino Visconti in Senso. Granger era nato a San Jose in California nel 1925, e subito dopo gli studi superiori fu contattato dal produttore Samuel Goldwyn che lo volle in un piccolo ruolo nel film Fuoco a oriente, del 1943 al quale seguì un ruolo più consistente in Prigionieri di Satana. Nel dopoguerra apparve nel film della RKO Disperazione e poi fu messo definitivamente sotto contratto da Goldwyn, in esclusiva per cinque anni. Fu diretto da Hitchcock per Nodo alla gola, e tornò a lavorare con il maestro della suspence per L'altro uomo, ispirato ad un romanzo di Patricia Highsmith. In quegli anni girò altre pellicole come Fuga nel tempo, Il favoloso Andersen e La giostra umana. Nel 1954 Granger arrivò in Italia per essere diretto da Visconti in Senso, nel quale interpretava l'affascinante e torbido Franz Mahler, il tenente austriaco che fa perdere la testa alla algida Contessa Livia Serpieri interpretata da Alida Valli. Dopo alcune esperienze teatrali, Granger tornò nel nostro paese per girare alcune pellicole italiane, tra cui Lo chiamavano Trinità.
Mentre le apparizioni cinematografiche si fecero meno frequenti, Granger apparve più spesso a teatro e in televisione, con qualche ruolo in serial come La signora in giallo e Così gira il mondo, prodotto da Robert Calhoun, suo compagno di vita da molti anni, scomparso tre anni fa. Assieme a Calhouh, Granger scrisse l'autobiografia Include Me Out: My Life from Goldwyn to Broadway, pubblicata nel 2007.L'ultima apparizione cinematografica risale al 2001, con il film The Next Big Thing.