Adam McKay ha parlato apertamente per la prima volta del motivo per cui si è interrotto il suo rapporto professionale con Will Ferrell, con cui aveva formato la casa di produzione Gloria Sanchez.
Il regista e l'attore avevano annunciato nel mese di aprile 2019 la fine della loro collaborazione, mentendo però sul fatto che sarebbero rimasti amici e volessero collaborare nuovamente in futuro.
Will Ferrell, a ottobre, aveva sostenuto che il motivo per la rottura della sua collaborazione con Adam McKay fosse legato al fatto che il regista voleva occuparsi di più progetti: "Diceva 'Voglio fare questo, e questo, e questo', voleva crescere a ampliare la propria sfera di influenza e io semplicemente pensavo 'Non lo so, sembra davvero tanta roba da tenere sotto controllo'. L'idea di vedere un cartellone e pensare 'Oh, lo stiamo producendo noi?'. Non so...".
McKay ha ora rivelato a Vanity Fair che l'impegno nel campo della produzione non è stato il motivo della fine della collaborazione, ma il fatto che Ferrell non fosse la sua prima scelta per il ruolo di Jerry Buss, il proprietario dei Los Angeles Lakers, nella serie HBO che racconterà la storia della squadra di basket. Adam voleva John C. Reilly, grande amico dell'attore, e lo aveva assunto senza che Will lo sapesse: "La verità è che lo show è sempre stato ideato per essere realistico e Ferrell non somiglia a Jerry Buss, e non ha quell'atteggiamento. E c'erano delle persone coinvolte nel progetto che hanno detto 'Vogliamo bene a Ferrell, è un genio, ma non riusciamo a immaginarlo nella parte'. Era una discussione difficile. Avrei dovuto chiamarlo e non l'ho fatto. E Reilly lo ha fatto, ovviamente, perché lui è una persona diretta... Ho fatto un casino con il modo in cui l'ho gestita".
Il regista ha proseguito spiegando che l'ultima volta che ha parlato con Will Ferrell è stata in occasione della conversazione telefonica in cui hanno parlato della scelta di dividere la casa di produzione: "Ha risposto 'Sì, stiamo dividendo la società' e in pratica ha detto 'Ti auguro una bella vita'. E ho pensato 'Dannazione, Ferrell non mi parlerà mai più'. Quindi sì, non è finita bene".
Il filmmaker ha provato a recuperare la sua amicizia con l'attore scrivendogli varie e-mail, ma non ha mai ricevuto una risposta: "Nella mia testa pensavo 'Lasceremo che si sgonfi la situazione. Tra sei mesi o un anno ci siederemo, rideremo di tutto questo e diremo che si tratta solo di idiozie di lavoro senza importanza. Abbiamo lavorato insieme per 25 anni. Lasceremo davvero che scompaia tutto?'. Ma Ferrell ha affrontato la cosa in un modo che l'ha ferito più profondamente di quanto avessi mai immaginato e ho provato a contattarlo, e gli ho ricordato di alcune cose che ho affrontato io e che non hanno mai portato a delle scuse".