Firenze rende omaggio a Folco Quilici per il suo ottantesimo compleanno. A uno dei registi e documentaristi più amati dagli italiani, seguito da oltre mezzo secolo nelle sue avventure intorno al mondo, viene dedicato l'incontro L'archeologia al cinema. Registi e capolavori che la rivista Archeologia VIVA e FST - Mediateca Toscana Film Commission, in collaborazione con Rassegna internazionale del cinema archeologico di Rovereto, organizzano a Odeon Firenze il 17 e 18 aprile. L'appuntamento con Folco Quilici è fissato per la mattina di domenica 18: alle ore 9.30 incontrerà il pubblico e nel corso della mattinata, alla sua presenza, verranno proiettati tre suoi famosi documentari: Pantelleria: un'isola nel tempo, L'impero di marmo e infine, come omaggio alla città che ospita la manifestazione, Botticelli una seconda Primavera, dedicato alla figura di Umberto Baldini e al restauro da questi condotto quasi trent'anni fa sul capolavoro degli Uffizi. Il film su Botticelli e Baldini viene presentato in prima assoluta. Ad accogliere il regista interverranno Cristina Acidini, soprintendente al Polo museale fiorentino e lo scrittore Valerio Massimo Manfredi.
Le due giornate fiorentine prendono avvio la mattina di sabato 17 aprile con opere del regista Massimo Becattini dedicate all'antica Florentia romana, al rapporto fra cinema e archeologia nella fiction da Howard Carter a Indiana Jones e al popolamento etrusco fra l'Arno e l'Appennino. L'etruscologo Giovannangelo Camporeale interverrà per fare il punto sull'origine dei Tirreni dopo i rinnovati tentativi di proporne la provenienza dall'Anatolia. Al pomeriggio di sabato 17 aprile viene invece presentata la produzione cinematografica di due famosi esploratori del nostro tempo, Alfredo e Angelo Castiglioni, gli scopritori di Berenice Pancrisia, la città d'oro dei faraoni di cui si era perduta ogni traccia nel deserto sudanese. A commentare la storica scoperta dei fratelli Castiglioni, di cui ricorre ora il ventennale, ci sarà Maria Cristina Guidotti, direttore del Museo Egizio di Firenze. Sempre dei Castiglioni viene presentato il film appena ultimato in Etiopia sulle miniere di re Salomone e poi un film "amarcord" sull'Africa "che non esiste più" e che i due ricercatori di Varese poterono documentare nelle loro esperienze giovanili fra foreste e savane.
La manifestazione si concluderà nel pomeriggio di domenica 18 con la proiezione delle opere di Marco Visalberghi, fra cui lo spettacolare documentario sul recupero nelle acque veneziane dell'unico esemplare pervenutoci di galea, un'operazione che ha richiesto l'impiego di mezzi enormi per il prosciugamento di un'ampia porzione di fondale lagunare. Una conclusione all'insegna del Medioevo che sarà animata dall'intervento dello storico Giuliano Pinto, per parlare non di "secoli bui", ma di una "civiltà luminosa" che proprio a Venezia e a Firenze ebbe i due massimi punti di riferimento europei. Il programma completo su www.archeologiaviva.it o www.odeon.intoscana.it