A Euphoria il Leoncino d'oro 2006

E' il film russo ad aggiudicarsi il premio dell'Agiscuola. Per Crialese invece la segnalazione dell'Unicef

Nell'ambito della 63a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia si è svolta oggi, venerdì 8 settembre, all'Hotel Excelsior, la cerimonia di premiazione che ha conferito il 18° Leoncino d'Oro Agiscuola 2006.

I 26 ragazzi, membri della giuria, hanno decretato miglior film, tra quelli in concorso alla 63a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, Euphoria di Ivan Vyrypaev con la seguente motivazione:

Per la coraggiosa semplicità espressiva, per la potenza poetica dei paesaggi resa da un'eccezionale fotografia. Per averci coinvolto attraverso il ritmo della sua musica, in quella danza che è l'amore e la passione, raccontando con grande maestria i sentimenti e le debolezze dell'uomo di fronte alla natura. Noi, giuria del Leoncino d'Oro della 63° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ringranziando per le emozioni provate, siamo lieti di assegnare il Premio al film di Ivan Vyrypaev, "Ejforija" (Euphoria).

Il Leoncino d'Oro si inserisce appieno nel quadro delle attività dell'Agiscuola, il cui scopo principale è quello di avvicinare i giovani al cinema inteso come momento e mezzo di formazione, accanto agli altri linguaggi iconico-verbali propri di una scuola che ormai non può più essere tradizionale e tradizionalista ma che deve aprire le porte a nuove esperienze e sollecitazioni sociali, pedagogiche e didattiche.

Nel corso della cerimonia viene inoltre annunciata dal Vicepresidente Vicario dell'UNICEF Italia Vincenzo Spadafora la 27 a Segnalazione Cinema for UNICEF alla
63a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia al film Nuovomondo di Emanuele Crialese
La segnalazione, assegnata quest'anno per la prima volta dalla giuria dei ragazzi del Leoncino d'Oro Agiscuola 2006 al film "che meglio trasmette i valori e gli ideali dell'UNICEF, dando voce e volto ai diritti dell'infanzia", è stata attribuita a Nuovomondo con la seguente motivazione:

Una storia realistica e visionaria al tempo stesso, che ci racconta del passato per parlare del presente. Il film affronta con eleganza espressiva ed efficacia il dramma dell'emigrazione e la negazione dei diritti fondamentali di ogni essere umano, mettendo in luce la lotta dei più poveri per entrare nei "nuovi mondi".