Vital: autopsia di un amore è un film del 2004 diretto da Shinya Tsukamoto con Tadanobu Asano e Nami Tsukamoto. Durata: 86 min. Paese di produzione: Giappone.
Hiroshi ha avuto un grave incidente che gli ha danneggiato parzialmente la memoria. Anche se non si è ripreso completamente, decide di iscriversi a una scuola di medicina e qui fa amicizia con una ragazza, Ikumi. Nel frattempo, Hiroshi viene visitato dal fantasma di una giovane donna che lui, grazie alla memoria che lentamente sta tornando, riconosce. Si tratta di Ryoko, la sua ex ragazza, il cui cadavere giace sul tavolo del corso di autopsia...
Storia di fantasmi giapponesi Horror, thriller o pellicola drammatica? Difficile classificare un'opera come Vital, e ne sono conferma le recensioni che seguirono l'anteprima veneziana del film. L'ottavo lungometraggio di Shinya Tsukamoto è un'opera crudele ed estremamente delicata al tempo stesso, dove Eros e Thanatos si …
Date di uscita e riprese - La data di uscita originale di Vital: autopsia di un amore è: 11 Dicembre 2004 (Giappone).
Come Leonardo Da Vinci - Secondo il regista di Vital, Shinya Tsukamoto, il protagonista del suo film è un "Leonardo Da Vinci contemporaneo". Nel fare questo film, il regista ha rivelato di aver sentito il suo corpo "Come un tunnel buio in una città di …
La verità è solo nel corpo
Attualmente Vital: autopsia di un amore ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Vital: autopsia di un amore è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 88% sul 100% mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.7 su 10
Vital
2010 - Koch Media
Contiene 1 Ora e 26 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Finalmente in home-video per il pubblico italiano il film di Tsukamoto presentato a Venezia 2004. Edizione convincente sia sotto l'aspetto tecnico, sia per i sorprendenti contenuti speciali.
Meno devoto al cyber-punk di quanto non lo fosse agli inizi della carriera, Tsukamoto conserva comunque dei retaggi di quella matrice che fa di lui uno dei più interessanti registi contemporanei.
L'ultimo lungometraggio di Shinya Tsukamoto rappresenta, sia nei contenuti che nell'estetica, un'ulteriore conferma dell'evoluzione artistica del regista giapponese; la ricerca che attraversa tutta la sua carriera, quella sulla metamorfosi dell'uomo in relazione all'ambiente metropolitano, raggiunge con questo film uno dei migliori e più complessi risultati.
La 23esima edizione del Festival del Cinema Fantastico di Bruxelles, nell'ambito della quale è stato presentato anche l'ultimo film di Argento, è stata vinta dal regista di 'Marebito'
Ha inizio oggi presso la Sala Trevi la seconda edizione dell'Asian Film Festival: ospite d'eccezione Tsai Ming-liang.