Turnè è un film del 1990 diretto da Gabriele Salvatores con Diego Abatantuono e Laura Morante. Durata: 91 min. Paese di produzione: Italia.
Dario porta il caro amico Federico in tournee con la compagnia teatrale per cui lavora. Federico è distrutto, ha bisogno di distogliere la mente dai suoi pensieri, tutti rivolti a Vittoria, con la quale ha avuto una relazione finita da poco. Dario invece, da caro amico, si preoccupa di Federico, vuole stargli vicino, l'amicizia tra loro è profonda e radicata negli anni, deve quindi aiutarlo, ma soprattutto deve dirgli che la sua relazione con Vittoria è finita perché ora Vittoria sta con lui. Tra uno spettacolo e l'altro il momento della verità continua a protrarsi e quando arriva, la situazione ovviamente degenera e i solidi pilastri della loro amicizia cominciano a crollare.
Il triangolo no Le radici teatrali di Gabriele Salvatores risultano quantomai evidenti in questo film, vuoi per la staticità delle riprese, vuoi perché il teatro è parte integrante dell'intreccio narrativo. Nel suo secondo film della quadrilogia del viaggio, il regista accumula esperienza, affinando la regia, …
Date di uscita e riprese - Turnè è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 06 Aprile 1990.
Attualmente Turnè ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da Turnè e le nomination:
Turnè è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.0 su 10
Turné
2021 - Mustang Entertainment
Contiene 1 Ora e 31 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Dagli esordi con Marrakech Express, passando per l'Oscar di Mediterraneo, la fantascienza di Nirvana e il racconto evolutivo di Io non ho paura, il regista ha toccato generi sconosciuti per il cinema italiano fino a trovare nientemeno che un supereroe ne Il ragazzo invisibile.
Sebbene la commedia italiana sia, com'è noto, essenzialmente volgare e scollacciata, c'è un piccolo movimento che rema contro , facendo il possibile per uscire dal nero tunnel di banalità che il nostro cinema è restio a lasciare. Tra gli esponenti di questo movimento è Gabriele Salvatores.
Nel suo secondo film della quadrilogia del viaggio, il regista accumula esperienza, affinando la regia, acuendo ed enfatizzando i sentimenti, che appaiono più marcati rispetto al precedente Marrakech Express