ThyssenKrupp Blues è un film del 2008 diretto da Pietro Balla e Monica Repetto. Durata: 73 min. Paese di produzione: Italia.
Carlo, 30 anni, calabrese, vive a Torino dove lavora alla ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni. Nell'aprile del 2007 la ThyssenKrupp decide di smantellare lo stabilimento torinese e a nulla valgono le proteste degli operai. Il 4 luglio, mentre la città di Torino è in festa, Carlo annuncia alla sua amica Melita di dover tornare in Calabria per riuscire a sopravvivere. Alla sensazione di essere stato usato dai suoi datori di lavoro, si aggiunge la tristezza della rinuncia a una storia d'amore. Inaspettatamente, in autunno, l'azienda richiama i lavoratori in linea. Per non perdere il diritto alla liquidazione gli operai fanno turni massacranti e in condizioni di sicurezza precarie. Cronaca di una morte annunciata: la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 alla ThyssenKrupp torinese scoppia l'inferno. Nella linea 5 le fiamme travolgono i sette operai di turno, bruciandoli vivi. Carlo quel giorno aveva fatto il turno pomeridiano. Una telefonata all'alba lo avverte del disastro. La fabbrica chiude definitivamente e Carlo, di nuovo senza soldi, torna in Calabria. Il viaggio verso la terra d'origine si trasforma in una ricerca d'identità e del proprio posto nel mondo. La Calabria, negli incontri e nella natura, si fa terra mitica in cui un uomo fatto a pezzi dalla rabbia, dal dolore e dall'infernale circolo mediatico tenta di ritrovare se stesso.
Venezia 2008 - Presentato nella sezione Orizzonti alla 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2008).
Attualmente ThyssenKrupp Blues ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
ThyssenKrupp Blues è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.1 su 10