L'Angelo del crimine è un film del 2018 diretto da Luis Ortega con Lorenzo Ferro e Chino Darín. Durata: 119 min. Distribuito in Italia da Movies Inspired. Paese di produzione: Argentina, Spagna.
Il diciassettenne Carlitos si imbarca insieme all'amico Ramon in un viaggio fatto di indicibile violenza e amori proibiti. Carlitos commetterà undici omicidi divenendo noto come 'L'Angelo della Morte' per via del suo bell'aspetto.
La storia si ispira alla vita di Carlos Eduardo Robledo Punch, conosciuto in Argentina come l’Angelo Nero o Angelo della Morte ed è probabilmente il serial killer più famoso del paese. Arrestato quando aveva vent’anni, Carlos aveva già commesso numerosi omicidi e rapine; il suo soprannome deriva dalla sua bellezza angelica, talmente sfacciata da far pensare a una versione maschile di Marylin Monroe, come disse uno dei poliziotti coinvolti nel caso. Di fatto sembra quasi impossibile associare una condanna per undici omicidi, diciassette rapine, stupro e abusi sessuali e rapimento di due minorenni a un volto così innocente circondato da riccioli biondi. Nel 2019, l’anno di uscita della pellicola, Carlos è il prigioniero più longevo dell’Argentina, avendo trascorso quarantacinque anni in carcere.
La pellicola tuttavia si discosta dalla realtà di Carlos Punch, in quanto il regista ha voluto creare un ritratto immaginario, un Carlitos, che si dissocia dal “mostro” argentino per firmare un’opera che ispirasse bellezza e che facesse da contrasto agli orrori perpetrati dal killer. Quando la storia prende il via seguiamo questo bellissimo giovane, di solida famiglia, con un contegno estremamente calmo, volutamente pacato, che commette crimini efferati con l’atteggiamento di una star del cinema, convinto che tutto quello che gli succede, tutto quello che fa, sia una rappresentazione per attirare l’attenzione di Dio. Carlitos diffida della natura poichè la ritiene una macchina spietata, qualcosa di minaccioso e dubita di ogni tipo di emozione naturale, spingendolo a depurarsi da qualsiasi tipo di reazione “normale” o prevedibile. Questo gli conferisce un atteggiamento da sociopatico, ma è soltanto un atteggiamento, lui è convinto di essere una leggenda, una spia che lavora per Dio e la sua grazia e bellezza non fanno che aggiungere un tocco finale al personaggio che interpreta per impressionare la massima autorità celeste. Era un periodo in cui imperava il positivismo delle teorie lombrosiane, che sostenevano il collegamento tra bruttezza e atteggiamenti criminali, quindi ritrovarsi di fronte a un killer spietato con la faccia da cherubino fu uno shock per tutta la nazione.
A diciassette anni Carlitos è già consapevole del suo enorme fascino sulla gente e riesce facilmente a ottenere tutto quello che vuole. Al liceo fa la conoscenza di Ramòn, con cui lega subito imbarcandosi immediatamente in una spirale di criminalità, partendo da piccoli furti, ma arrivando presto a quello che per lui è il massimo della sua espressione, l’omicidio. Carlitos non considera rubare un crimine, al pari di un bambino è convinto che appropriarsi di oggetti e denaro altrui, sia del tutto legittimo per lui che non è come gli altri, uccidere sembra quasi una conseguenza accidentale nella sua vita da criminale; Carlitos non reagisce come natura vorrebbe e di fronte al suo primo omicidio e rimane algido e distaccato. In realtà diventa la sua firma, uccidendo ripetutamente senza nessun ripensamento o rimorso anche le vittime dei suoi complici, ragazze stuprate e crivellati di proiettili quando ormai non servivano più. Il suo percorso criminale continua, commette furti, stupri, omicidi, fino a quando viene arrestato dopo l’uccisione di un complice, una rapina finita male, e finendo condannato all’ergastolo a soli vent’anni.
Questa è la sinossi ufficiale distribuita dalla Movies Inspired: "Buenos Aires, 1971. Carlitos è un diciassettenne che si contraddistingue per la sua spavalderia da star del cinema, i riccioli biondi e il volto da bambino. Da ragazzo agognava le cose degli altri, ma soltanto durante l’adolescenza si manifesta in lui la vocazione al ladrocinio. Quando nella sua nuova scuola incontra Ramón, Carlitos si sente immediatamente attratto da quest’ultimo e inizia a mettersi in mostra per attirare la sua attenzione. Assieme intraprenderanno un viaggio di scoperta, fatto di amore e di crimine. L’omicidio è solo una conseguenza casuale della violenza, che continua ad aumentare fino a quando Carlitos non viene finalmente arrestato. Per via del suo aspetto angelico, la stampa lo soprannomina “L’Angelo della Morte”. Ricoperto di attenzioni per via della sua bellezza, diventa una celebrità dal giorno alla notte. Si ritiene che complessivamente abbia commesso oltre quaranta furti e undici omicidi."
"Il mondo è dei ladri e degli artisti". È una frase che sentiamo dire a Carlitos, il protagonista de L'angelo del crimine (El Angel in originale), il film di Luis Ortega prodotto da Pedro Almodovar, in uscita il 30 maggio. Riccioli d'oro, labbra carnose, volto …
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(2.5 stelle su 5)
Attualmente L'Angelo del crimine ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
L'Angelo del crimine è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 73% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 61 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.9 su 10
L'angelo del crimine
2019 - Eagle Pictures
Contiene 1 Ora e 58 Minuti di contenuti su 1 Disco.
L'angelo del crimine
2019 - Eagle Pictures
Contiene 1 Ora e 58 Minuti di contenuti su 1 Disco.
L'Angelo del crimine è tratto dalla storia dell'assassino argentino Robledo Puch, conosciuto anche come "l'Angelo della morte" e "l'Angelo nero".
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