La cosa giusta è un film del 2009 diretto da Marco Campogiani con Ennio Fantastichini e Paolo Briguglia. Durata: 93 min. Distribuito in Italia da Cinecittà Luce. Paese di produzione: Italia.
Due poliziotti dal carattere molto diverso si trovano a indagare su un arabo sospettato di terrorismo. Tra i due, dopo conflitti anche aspri, sembra nascere una certa intesa. Nel frattempo cominciano a conoscere anche l'indagato, che si rivela una persona sensibile e umana.
Under suspicion A distanza di quasi dieci anni lo spettro dell'11 settembre rinfocola ancora il serbatoio degli sceneggiatori, che però non s'accontentano di contestualizzare le loro storie all'episodio più memorabile della storia contemporanea per far leva sui "ismi" più imbalsamati e compiaciuti dei criteri morali, …
Date di uscita e riprese - La cosa giusta è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 27 Novembre 2009 (Cinecittà Luce).
Torino 2009 - Presentato nella sezione 'Festa mobile' alla 27. edizione del Torino Film Festival.
Attualmente La cosa giusta ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
La cosa giusta è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.9 su 10
Fine settimana ricco di uscite cinematografiche: il 27 novembre arrivano in sala tante commedie, tra cui 'La dura verità' e il debutto di Checco Zalone, ma anche pellicole di ispirazione letteraria, come 'Dorian Gray' e 'Meno male che ci sei'. In uscita anche '500 giorni insieme' e il drammatico 'Triage'.
Il quinto giorno del TFF 2009 è quello dell'attesissima anteprima di Fantastic Mr. Fox, costretto a sgomitare tra Nord e Chi l'ha visto, i due interessanti film del concorso, e un fuori concorso targato Italia che propone sì due film impegnati sull'immigrazione, La straniera e La cosa giusta, ma anche il leggero Pink Subaru, commedia surreale diretta da un giapponese che vive in Italia e scritta da un arabo israeliano.
L'opera prima dello sceneggiatore di Liscio è un buddy movie all'italiana che sciorina una storia d'amicizia e inimicizie e si configura subito come un tripudio di riferimenti nel segno del prosaico riduzionismo cui ci ha abituato il piccolo schermo di Distretto di polizia.