Josep 2020

Trama del film Josep

Febbraio 1939. I repubblicani spagnoli si dirigono in Francia per fuggire dalla dittatura di Franco. Il governo francese confina i rifugiati in campi di concentramento, dove si riesce a malapena a soddisfare il bisogno di igiene, acqua e cibo. È in uno di questi campi che due uomini, separati dal filo spinato, diventeranno amici. Uno è una guardia, e l’altro è Josep Bartolí, un illustratore che combatte il regime franchista.

Josep Bartolí nacque a Barcellona nel 1910. Disegnatore e fumettista, egli fu un aperto sostenitore della Repubblica, nel periodo in cui la drammatica ascesa della dittatura franchista divenne inarrestabile. Attivista del Partito comunista catalano, egli utilizzò come affilate armi di difesa le sue matite.

Quando la situazione divenne insostenibile, Josep fu costretto, così come gran parte dei repubblicani oppositori dell’emergente regime, ad emigrare verso la Francia. Del tutto impreparato a gestire l’arrivo di numerosissimi profughi politici, il governo transalpino approntò dei campi dove avrebbe alloggiato gli spagnoli in fuga. Qui, essi avrebbero costruito le proprie baracche, accudito gli animali e cercato di sopravvivere, nonostante le improbe condizioni igieniche e la mancanza di acqua.

In uno di questi campi, dietro al filo spinato, Josep non perse il proprio spirito, restando fedele alle proprie convinzioni e non smettendo mai di creare. Legò anche amicizia con un poliziotto, che riconobbe in Bartolí un esempio da seguire…