Il tempo dei lupi è un film del 2003 diretto da Michael Haneke con Isabelle Huppert e Béatrice Dalle. Durata: 110 min. Paese di produzione: Francia, Austria.
E' una splendida mattina. Georges, Anna e i loro due figli, Eva e Ben, arrivano nella loro casa di campagna sperando di trovare pace e tranquillità. Hanno però una spiacevole sorpresa. La loro casa è stata nel frattempo occupata da sconosciuti. Comincia così una dura e dolorosa odissea, mentre il paese è completamente sconvolto e devastato a causa di un terribile disastro. Manca tutto: acqua, cibo, trasporti e comunicazioni...
Il tramonto della civiltà Il cupo affresco di un'umanità derelitta, a cui basta poco per ritornare indietro nel tempo e dimenticare la civiltà: è il quadro dipinto da Michael Haneke nel suo Il tempo dei lupi, pessimistica e oscura riflessione sull'uomo dell'occidente e sulle sue …
Date di uscita e riprese - Il tempo dei lupi è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 04 Giugno 2004; la data di uscita originale è: 08 Ottobre 2003 (Francia). Le riprese del film si sono svolte in Austria. Ecco alcune delle location …
Specifiche tecniche - Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm (anamorfico). Rapporto immagine: 2,35 : 1. Colore: a colori. Formato audio: DTS e Dolby SR. Lingua originale: francese.
Attualmente Il tempo dei lupi ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Il tempo dei lupi è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 67% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 71 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.5 su 10
Un autore rigorosissimo e al tempo stesso scioccante, in grado di raccontare la realtà con uno sguardo implacabilmente lucido, senza lasciare alcun appiglio allo spettatore: in occasione dei settantacinque anni del regista austriaco, proviamo a spiegare perché Michael Haneke è uno dei cineasti più importanti del mondo.
Dopo un'attesa più lunga del solito, l'ennesima edizione sottotono per quella che un tempo era tra le più importanti manifestazioni europee dedicate al cinema fantastico. Un coma irreversibile?
Se il pessimismo estremo di Haneke è quindi chiarissimo, meno limpido è invece il modo in cui il regista arriva al nocciolo della riflessione.