I Fratelli De Filippo 2021

Trama del film I Fratelli De Filippo

Ai primo del Novecento, Peppino, Titina ed Eduardo sono tre fratelli che vivono con la madre e con lo "Zio", in realtà padre naturale dei tre che però non li ha riconosciuti essendo già sposato. Lo "zio" è Eduardo Scarpetta, il più acclamato attore e drammaturgo dell'epoca. Alla sua morte i figli legittimi ereditano quello che gli spetta, mentre ai tre giovani illegittimi non spetta nulla. Tuttavia Peppino, Titina e Eduardo sono stati introdotti fin da giovanissimi nel mondo del teatro e mentre Vincenzo, il figlio legittimo diventa il titolare della compagnia del padre, i tre fratelli "dimenticati" realizzano, dopo tante difficoltà e conflitti il sogno della formazione del trio De Filippo.

Napoli, primi anni del Novecento. Eduardo, Titina e Peppino De Filippo sono tre fratelli, che vivono insieme alla madre Luisa, della quale portano il cognome.

Loro padre è in realtà il celebre Eduardo Scarpetta, il quale però non li ha mai voluti in casa propria, dove vive con la sua famiglia “principale”. Dai tre ragazzi si è sempre fatto chiamare “zio” perché, effettivamente, Luisa è nipote della moglie di Scarpetta, Rosa. Nonostante tutto, l’attore e drammaturgo, una figura rinomata e rispettata a Napoli, ha sempre pensato che quei tre figli meritassero le stesse possibilità degli altri suoi eredi. Così, sin da giovanissimi, ha cercato di introdurli nel suo teatro, coinvolgendoli anche in alcuni suoi spettacoli, tra cui “Miseria e Nobiltà”.

Il legame tra Scarpetta e i tre De Filippo non viene però riconosciuto e protetto dalla legge. Anni dopo, alla scomparsa dell’attore, Eduardo, Titina e Peppino (il cui rapporto con il padre ha sempre vissuto momenti complicati) non ricevono alcunché dell’eredità, destinata alla prole legittima.

Le uniche cose rimaste ai De Filippo sono però le più importanti: il talento e la passione per l’arte. Vocati tanto alla scrittura (in particolare Eduardo) quanto alla recitazione, i tre fratelli uniranno gli intenti (nonostante qualche frizione) e dedicheranno la propria vita al teatro e alla cultura, divenendo tre figure fondamentali dello spettacolo napoletano e quindi italiano.