Essere Hikikomori. La mia vita in una stanza è un film del 2021 diretto da Michele Bertini Malgarini e Ugo Piva con Alessandro D'Anna e Marco Crepaldi. Paese di produzione: Italia.
Eva, Alessio, Alessandro e Davide hanno scelto di non uscire mai più dalla loro stanza. Non hanno uno scopo nella vita. Non pensano più al futuro. Non hanno date sul calendario. Vivono alla giornata, il loro mondo sono le loro stanze da letto e i loro computer sono le loro finestre. Di giorno dormono. Di notte vivono. Isolandosi dai ritmi normali. Non riuscendo ad avere rapporti con persone reali. Ma solo rapporti online dove si sentono meno giudicati.
Il termine “hikikomori” significa, in giapponese, “stare in disparte, isolarsi”.
“Hikikomori” viene utilizzato per indicare quei ragazzi che decidono di estraniarsi dalla realtà che li circonda, ritirandosi dalla vita sociale per periodi indefiniti, possibilmente rinchiudendosi nelle proprie stanze e cancellando ogni contatto con il mondo esterno, persino quello tra le proprie pareti di casa. Questo film racconta la storia di quattro ragazzi hikikomori: Eva, Alessio, Davide e Alessandro.
Tutti loro, nonostante la giovane età, sembrano aver perso qualsiasi scopo nella vita, tanto da non voler più pensare all’avvenire. Il loro mondo è nelle loro camere e lo schermo del computer è la loro finestra preferita. Di giorno rifiutano la luce, nell’oscurità cercano riparo. Così, evitano i giudizi e le responsabilità. Ma anche loro devono avere una speranza da coltivare, perché non hanno il diritto di rinunciare a vivere…
Stasera su Sky Documentaries alle 21:15, e in streaming su NOW, arriva Essere Hikikomori. La mia vita in una stanza, il documentario che racconta chi sono i ragazzi che rifiutano contatti con il mondo.