Tutti i contenuti su Crash (1996): ultime news, anticipazioni, approfondimenti, speciali, interviste, spoiler su attori, regista e cast, gossip e ultimi aggiornamenti sul film.
David Cronenberg festeggia 80 anni e una carriera che lo ha consacrato fra i più originali cineasti di sempre: da Videodrome a Inseparabili, ripercorriamo i suoi grandi film.
Nel mese in cui Crimes of the Future sarà presentato a Cannes, Viggo Mortensen torna a parlare di Crash di David Cronenberg, confrontandolo con Titane di Julia Ducornau.
David Cronenberg ha raccontato che Francis Ford Coppola non voleva premiare Crash al Festival di Cannes nell'anno in cui era presidente della giuria.
È uno dei registi più originali, visionari e incisivi dei nostri tempi, un autore capace di far prendere forma a incubi e ossessioni dell'animo umano scivolando tra la fantascienza, il dramma psicologico e l'horror. Celebriamo i settantacinque anni del grande David Cronenberg con un itinerario attraverso i suoi film.
Prima di 'Cinquanta sfumature di grigio' ne abbiamo viste davvero di tutti i colori, al cinema: da 'Nove settimane e mezzo' a 'Crash', da 'La chiave' a 'Basic Instinct', riaccendiamo tutti i film scandalo che hanno segnato gli ultimi quarant'anni.
Frizzante, romantica, impacciata e sexy, ma anche intensa e bravissima. Oggi celebriamo i cinquant'anni di Sandra Bullock, un'attrice che ha saputo misurarsi con i generi più disparati, per arrivare ad essere una delle dive più talentuose e acclamate dell'attuale panorama cinematografico.
Un'unica sorpresa finale per una notte degli Oscar dai risultati facilmente previdibili, Crash vince a sorpresa il premio come miglior film battendo i cowboy innamorati di Ang Lee.
Cronenberg si insinua tra le pieghe della fantascienza colta New Wave utilizzandone le convenzioni per perseguire una poetica, come in altri casi, assolutamente personale.
Il suo volersi posizionare al di fuori di certi circoli intellettuali unito alla sua naturale inclinazione verso il cinema di genere ne fa un regista perennemente in bilico tra l' "autore" all'europea e l' "uomo di cinema" all'americana.
La metamorfosi esteriore, nelle pellicole di Cronenberg, si muove sempre parallelamente a quella interiore dei suoi protagonisti.
L'opera di Cronenberg non si limita a osservare, seppure attentamente, la superficie del reale ma, altresì, tende a incunearsi nelle sinuosità e nelle increspature del dato ontologico, a scoprire e inventare nuove parentele tra ciò che, alla vista comune, appare discreto.