Born in the Street è un film del 2019 diretto da Davide Cisterna. Durata: 101 min. Paese di produzione: Italia.
Tratteremo il fenomeno della street art come corrente culturale nazionale che, per le caratteristiche specifiche di ogni città, ha assunto in ogni area urbana, connotazioni e sviluppi differenti. Racconteremo come il concetto di graffiti e murales sia cambiato e di come quest’arte abbia contribuito alla riqualificazione delle aree urbane periferiche, così come degli spazi pubblici restituiti alla città come luoghi nei quali oggi si svolgono attività culturali e ricreative.
Il documentario segue da vicino, grazie anche all’ausilio di droni, il fenomeno della “street art”, cioè l’arte dei graffiti, quei disegni che compaiono sui muri, sui treni, in ogni spazio possibile e che rendono la città un vero museo all’aperto. L’opera segue la corrente generale del paese, ma si sofferma con attenzione sulle diverse caratteristiche di ogni città, che ovviamente differiscono l’una dall’altra in maniera talvota molto spiccata. Vediamo come questo tipo di arte, spesso compiuto di notte, fugacemente, si è sviluppata a Milano, ripercorrendo la storia di questa corrente.
Come il concetto stesso di street art sia diventato quello che è partendo da immagini basiche come graffiti e come oggi è diventato sempre di più un mezzo per riqualificare le aree urbane periferiche, spessissimo abbandonate a loro stesse, al grigiore e laconicità delle “zone fuori mano”. La street art è nata in sordina ma oggi è una vera e propria corrente che riesce a creare opere d’arte di grande impatto, a volte tale da espandersi in tutto il globo e restituire alla città quegli spazi che sembravano abbandonati e che invece sono diventati luoghi di incontro e attività culturali.