Presentato nell'ambito della sezione Panorama Special all'edizione 2014 del Festival di Berlino, Yves Saint Laurent racconta la parabola del giovane e talentuoso designer francese, che nel 1957 a soli 21 anni diviene assistente di Christian Dior. Dopo la morte improvvisa di Dior, Saint Laurent (interpretato da Pierre Niney) diventa direttore artistico di una delle case di moda più celebri del mondo. La sua prima collezione è un successo trionfale e questo timido genio della moda diviene famoso nel mondo. Insieme a Pierre Bergé (un ottimo Guillaume Gallienne), l'amore della sua vita, fonderà la sua etichetta: 'Yves Saint Laurent'.
Il film di Jalil Lespert, però, più che sul genio creativo e l'abilità artistica del designer, si sofferma molto sul rapporto d'amore che ha legato Saint Laurent al socio Pierre Bergé, che oltre ad essere amico, amante e compagno di vita, è stato il vero businessman capace di trascinare al successo il celebre marchio, cercando di sopportare anche le manie, le nevrosi e i problemi caratteriali di Yves. Non a caso, proprio Bergé riveste nel film anche un ruolo di narratore. Nel cast anche Charlotte Le Bon e Laura Smet.
Video soddisfacente ma non privo di difetti
Yves Saint Laurent è approdato adesso in homevideo con un DVD targato Lucky Red e distribuito da CG Home Video di soddisfacente livello tecnico, anche se purtroppo debole nei contenuti speciali. Il video è buono, ma non privo di difetti. L'aspetto positivo è la costante compattezza del quadro, con fondali solidi e sbavature davvero minime. Positivo anche il croma, con una riproduzione fedele della fotografia: ai colori un po' sbiaditi e quasi seppiati del passato più remoto, fa riscontro un quadro molto più vivo e colorato man mano che si arriva ai tempi recenti. Anche il dettaglio in realtà è discreto, a tratti ottimo sui primi piani. I limiti del formato emergono però in modo particolare su alcuni fondali, con qualche leggero aliasing e taluni aloni attorno a qualche figura. Ma il problema più rilevante è che in certe scene più scure, come quelle nel locale sotterraneo, il quadro diventa molto rumoroso, soprattutto sui neri. E non tutta è grana naturale, perché qualche sciame di pixel appare brevemente. Per fortuna le scene in questione sono comunque molto poche, per cui il giudizio complessivo è positivo e la visione scorre via liscia.
Audio discreto ma extra deludenti
L'audio è presente con due tracce multicanali (italiana e francese) di discreta fattura. Nei momenti musicali fa riscontrata una certa vivacità e soprattutto una spazialità laterale davvero di grande rilievo, mentre più timido sembra l'apporto dei rear. Del resto il film è piuttosto tranquillo sul piano sonoro, per cui non è che il reparto abbia molte occasioni di mettersi in mostra. I dialoghi sono puliti e chiari, anche se ovviamente in originale può essere apprezzata interamente la recitazione. L'ambienza è spesso limitata al fronte anteriore, mentre il sub fornisce un apporto discreto nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa. Deludente invece il reparto degli extra, visto che troviamo solamente il trailer. Eppure occasioni per approfondire la figura di Yves Saint Laurent non mancavano.