Chiunque abbia fatto l'esperienza di trasferirsi in un'altra città conosce bene quella sensazione di incertezza che accompagna tutto il primo periodo, se poi il motivo per il quale ti sposti è quello di un fidanzamento combinato, beh, le cose si complicano e non poco. È questo l'incipit che avvia le vicende di Yakuza Fiancé: Raise wa Tanin ga Ii, il nuovo anime disponibile su Crunchyroll e che, anche se si parla di liceali, tenta un mix di crime e romanticismo volto a catturare un target prevalentemente composto da giovani donne. Adattamento dell'omonimo manga di Asuka Konishi, serializzato sulle pagine della rivista Monthly Afternoon di Kodansha fin dal 2017, questo anime prova non solo a compiacere i lettori ma anche a trovare nuove appassionati per un titolo che, in qualche modo, ci presenta il mondo della yakuza da un punto di vista estremamente morbido e romanticizzato.
Unioni combinate e violenza nella trama
La protagonista è infatti Somei Yoshino, la nipote di un capofamiglia del Kansai che, a sua insaputa viene promessa in sposa al futuro erede di un'altra famiglia mafiosa di Tokyo, Miyama Kirishima. Spaesata ed inizialmente fermamente contraria, Yoshino alla fine si trasferisce nella capitale dove le viene riservata un'accoglienza tutto sommato cortese: le viene assegnato un alloggio tutto per lei, viene iscritta in un liceo del posto e non le viene negata nessuna comodità. A seguirla passo per passo, però, c'è sempre Kirishima che ad una prima impressione sembra quasi il compagno perfetto: sempre gentile, sorridente e disponibile.
La farsa, ovviamente, dura poco: il ragazzo è uno yakuza spietato e violento che, una volta rivelato il suo vero carattere intima alla ragazza di tornare a Osaka oppure iniziare a vendere il suo corpo per trarne qualche profitto economico. All'inizio Yoshino è sconvolta ma, dopo aver realizzato che tutti gli uomini della sua vita sono inaffidabili, escogiterà un modo per reinterpretare le parole del giovane mafioso a suo favore.
L'importanza della protagonista in Yakuza Fiancé
Cominciamo subito col ribadire che la nostra opinione è ovviamente parziale, avendo visto solo l'inizio della serie ma Yakuza Fiancé: Raise wa Tanin ga Ii mostra da da subito diversi problemi sia di scrittura che tecnici. Cominciamo però da una nota positiva: i personaggi risultano piuttosto interessanti: la determinazione e le crescenti consapevolezze della protagonista riesco a mandare effettivamente avanti la storia. È lei sempre al centro delle vicende, sono le sue decisioni ad avere le influenze maggiori sia sulla narrazione che sullo spettatore.
I passaggi tra le varie situazioni sono però uno dei problemi della serie, risultando particolarmente disarmonici e frettolosi forse frutto della necessità ovvia di condensare gli avvenimenti del manga ma in questo caso senza troppa attenzione. Il risultato è una corsa alle immagini e ai momenti più d'effetto. L'anime, infatti, cerca di risultare a suo modo violento e sensuale, lo capiamo dai titoli di testa e dal modo in cui si sofferma più volte sui pugni insanguinati di Kirishima, anche se, per ora, anche questo aspetto non è risultato particolarmente incisivo.
Le incertezze tecniche
Tasto dolente anche il comparto tecnico: a fronte di un character design che richiama il particolarissimo tratto utilizzato nel manga da Asuka Konishi, non corrispondono animazioni di buona qualità. Troppo spesso e in troppe scene fondali e personaggi in movimento patiscono di un'eccessiva staticità e di una gamma di espressioni veramente limitata. Ovviamente queste considerazioni fanno riferimento al primo episodio e non sono indice della qualità dell'intera serie che speriamo vada a migliorare le sue criticità nel corso dei prossimi appuntamenti.
Conclusioni
Yakuza Fiancé: Raise wa Tanin ga Ii è un titolo a suo modo quasi contraddisttorio: pur parlando di due liceali propone una narrazioni e situazioni più mature e adatte ad un target di età maggiore a quella dei protagonisti. Nel raccontare le vicende di Somei Yoshino, promessa sposa al futuro e sanguinario erede di una famiglia yakuza, cerca di essere tanto violento quanto sensuale e romantico, non convincendo, però, nella scrittura di questo primo episodio che condensa i capitoli iniziali del manga. Qualche problema anche dal punto di vista tecnico con animazioni poco fluide e disarmoniche.
Perché ci piace
- La protagonista, efficace centro della narrazione.
- Il character design, fedele a quello del manga.
Cosa non va
- Una narrazione piuttosto frettolosa e approssimativa.
- Animazioni poco fluide.