Come ogni anno, settembre è il mese della fine dell'estate ma anche dell'inizio di X Factor, il talent show di Sky pronto a lanciare la sua undicesima edizione. Un cammino di successo che non si è fermato nemmeno nel corso dello scorso difficile anno, ma che è riuscito piuttosto a trarre energia dalle difficoltà in cui è stato costretto a muoversi, facendo di necessità virtù e rimettendo la musica al centro del racconto. X Factor 2021, le cui Selezioni debuttano dal 16 settembre su Sky Uno (e in simulcast per la prima puntata su TV8 in chiaro), non si tira indietro e fa un ulteriore passo avanti nel campo delle novità: se da una parte c'è infatti la conferma della giuria della scorsa edizione, con Manuel, Mika, Emma Marrone ed Hell Raton di nuovo al tavolo dei giudici, non mancano modifiche al format che abbiamo visto e apprezzato negli scorsi dieci anni.
Conduttore, di nome e di fatto
Il primo grande cambiamento è alla conduzione, perché è noto che Alessandro Cattelan ha lasciato dopo dieci anni alla guida di X Factor ed è Ludovico Tersigni a sostituirlo. Una scelta che Antonella D'Errico di Sky fa rientrare nella stessa mission aziendale di ricerca del talento: "fa parte del DNA di Sky" ha spiegato, "viene ricercato nei concorrenti dello show, nella giuria e quest'anno anche nel conduttore." Un giovane come Tersigni, amato per il ruolo in Sam, che "ci ha permesso di fare un tipo diverso di racconto" ha detto Eliana Guerra, curatrice di X Factor 2021, "più simile a quello che portano i ragazzi sul palco. Volevamo che fosse un insider, uno di loro, capace di portare la stessa emozione."
"Mi sono sentito parte di un gruppo" ha infatti raccontato Ludovico Tersigni, "un gruppo che non comprende solo autori e giudici, ma tutti i concorrenti del talent. Il termine conduttore può avere tanti significati diversi e mi piace considerarlo nell'accezione di condurre qualcosa, come il rame che è un conduttore, nel senso che porto l'energia da una parte all'altra." Non gli è stato ancora possibile confrontarsi con Alessandro Cattelan, ma ha dichiarato di ispirarsi allo stile di presentazione di Fiorello, "non solo perché ci sono cresciuto, ma perché è un One Man Show e cercherò di portare quel tipo di luce ed energia in scena."
Musica senza gabbie
La seconda grande novità è il superamento delle categorie: i concorrenti di X Factor non saranno più divisi in squadre come Under Uomini e Donne, Over e Gruppi, ma ogni giudice sarà libero di attingere ai candidati secondo l'idea di lavoro che ha intenzione di sviluppare. Una scelta che "ci ha permesso di fare meglio quello che ogni anno abbiamo sempre cercato di fare" ha spiegato Eliana Guerra, ovvero cercare, sostenere e preservare il talento. "Non sprechiamo talenti" le ha fatto eco Mika, spiegando come con la logica precedente "se ci fossero stati sei fortissimi in una categoria ne avremmo dovuti sacrificare tre."
Un'evoluzione in ottica di fluidità e contaminazione che si è percepita anche nei generi che sono stati presentati dai concorrenti. "La musica è ciclica" ha detto Manuelito, Hell Raton, "ma si percepisce la necessità di esprimersi." Un'espressione che ha visto nell'ottica della contaminazione, "senza paletti e limiti". E lo ha confermato Emma, che ha parlato di un'"evoluzione che è alla base di tutto. Stanno tornando alla ribalta generi che sono sempre esistiti ed è interessante vedere come i ragazzi si approccino a questi generi." D'altra parte, come lei stessa sottolinea, "l'unica cosa che non può essere mutata è il talento."
X Factor 2021, i giudici: "Progetti molto particolari, più contaminazioni e meno trap"
Un'edizione contemporanea
"Quello che più ci interessa" ha aggiunto Manuel Agnelli, "è il poter leggere il cambiamento. Di solito lo interpretiamo a posteriori, mentre in X Factor ci capita di viverlo mentre accade. La musica è sempre una conseguenza, rappresenta la società e non è mai il contrario. "_Al leader degli Afterhours è sempre "interessata la parte di racconto musicale dell'esperienza" in un contesto televisivo in cui la musica ha poco spazio, ma la contemporaneità va anche oltre questo. Ce lo ha spiegato Eliana Guerra, che ha sottolineato la differenza rispetto all'anno scorso: "L'anno scorso i ragazzi erano figli di un 2019 normale. Erano attoniti, ma la loro scrittura era figlia di un periodo normale. Quest'anno ci siamo trovati di fronte a ragazzi che hanno vissuto un anno e mezzo stranissimo, difficilissimo. I ragazzi in età da scuola li abbiamo sentiti molto provati."_
L'anomalia italiana
Non si è potuto non commentare la recente notizia di chiusura dell'X Factor inglese, ma Nils Hartmann ha assicurato che "quello che succede in Inghilterra con noi c'entra poco, quello italiano è un percorso unico al mondo. "_X Factor Italia è stato infatti il primo delle incarnazioni dello show a proporre inediti, così come quest'anno è il primo ad abbandonare le griglie nate per esigenze di programma, e non è legato alle sorti della controparte britannica. Lo ha confermato Gabriele Immirzi di Freemantle, secondo cui "La storia di X Factor Italia è la storia di Sky. Dal primo giorno della prima edizione, Sky ci ha sempre spinti a innovare, a essere un po' più avanti del nostro pubblico. Per Sky, X Factor rappresenta la Shining Star del proprio DNA: Contemporaneità, talento, necessità."_ E non mancherà di tornare anche il prossimo anno.