Woody Harrelson ama l'Italia e in particolare la Costiera Amalfitana: "Credo che Ravello sia la città più bella che abbia mai visto!" ha detto al Giffoni Film Festival 2019, dove è arrivato per ritirare il Premio François Truffaut e presentare al giovane pubblico il suo primo film da regista, Lost in London, film girato nel 2017, un lungo piano-sequenza proiettato in diretta streaming nei cinema mentre veniva ripreso.
L'attore americano si è talmente innamorato della costa campana da voler comprare casa qui. Non è l'unica cosa del nostro paese che gli piace: tra i registi con cui vorrebbe lavorare c'è infatti Paolo Sorrentino, che ha amato in particolare per la serie HBO The Young Pope: "È uno dei più grandi registi viventi. The Young Pope è una delle mie serie preferite. Credo che la tv stia facendo davvero un ottimo lavoro e mi piace quasi più che il cinema". Arrivato a Giffoni proprio nei giorni del 25esimo anniversario di uno dei suoi film più celebri, Assassini nati, di Oliver Stone, l'attore, con il suo inconfondibile e contagioso sorriso ha ammesso di stupirsi di lavorare ancora alla sua età e che sogna di passare anche dall'altra parte: dopo la regia Harrelson ha infatti scritto una sceneggiatura, Le disavventure di Mr. Fitz, che gli piacerebbe trasformare in un film.
"È una commedia slapstick, che probabilmente vedrà la luce quando diventerò meno pigro: ho deciso di ambientarlo in Irlanda, un altro paese che amo molto, dopo l'Italia però, che resta il posto che preferisco nel mondo. Devo dirlo: amo far ridere la gente".
La video intervista a Woody Harrelson
Midway, True Detective, il finale di Tre manifesti e il sogno di diventare Oprah
Woody Harrelson sarà presto al cinema con Midway, film di Roland Emmerich che arriverà il 28 novembre in Italia grazie a Eagle Pictures, e con Benvenuti a Zombieland 2, sequel del film cult del 2009: "Mi sono arrivate diverse sceneggiature, nessuna sembrava davvero buona. Poi, dopo quasi dieci anni, finalmente è arrivata la storia giusta".
Tra i suoi ruoli iconici c'è sicuramente il detective Martin Hart di True Detective, che secondo l'attore ora: "Probabilmente si sta ubriacando fino ad ammazzarsi da qualche parte!". Tra i ruoli da sogno invece quello di Oprah Winfrey: "Sarebbe davvero fico essere Oprah! Stavo scherzando, ma perché no? Se mi dessero l'occasione magari potrei farcela".
Infine il pensiero è andato al finale di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, citato (forse) indirettamente anche dalla terza stagione di Stranger Things, in cui una lettera scritta a mano diventa centrale. Quanto è importante il potere della parola scritta a mano in un mondo sempre più digitale? "Ci ho pensato molto" ci ha detto l'attore proseguendo: "Con mia moglie abbiamo parlato di usare il mio iPhone solo per le email, da controllare magari una volta al giorno. Sento che sta prendendo il sopravvento: passiamo talmente tanto tempo a guardare lo schermo invece di guardare la persona di fronte a te che è quasi ironico. Non ho mai potuto comunicare con così tante persone e allo stesso tempo non comunicare affatto. È una cosa ironica. Amo l'idea di tornare a scrivere lettere a mano, come ai vecchi tempi".