Windstorm - Liberi nel vento, la recensione: un avvincente coming-of-age

La recensione di Windstorm - Liberi nel vento, film dove la giovane protagonista stringe un profondo legame con un cavallo ritenuto da tutti indomabile e destinato al macello. Su Italia 1 e disponibile su Prime Video.

Windstorm - Liberi nel vento, la recensione: un avvincente coming-of-age

In seguito a un brutto voto preso a scuola e alla conseguente nota per aver bruciato il compito incriminato - anche se in realtà la colpa era della sua migliore amica - la quattordicenne Mika viene punita dai genitori, che le impediscono di recarsi al campeggio estivo con i suoi compagni e optano invece per spedirla alla scuola di equitazione gestita dalla nonna materna, dove trascorrerà per l'appunto i mesi di vacanza.

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Windstorm - Liberi nel vento: Hanna Binke in una foto

Come vi raccontiamo nella recensione di Windstorm - Liberi nel vento, la ragazzina inizialmente fatica ad ambientarsi nel brullo contesto di campagna, dove il telefono non prende e le comodità cittadine sono soltanto un lontano ricordo. Ha però modo di stringere un inaspettato legame con il cavallo Windstorm, considerato da tutti indomabile e destinato a una tragica e prossima fine. Sarà proprio Mika a convincere la nonna a dare una possibilità all'animale, diventando una fantina con l'intenzione di gareggiare a un imminente torneo, ma dovendo andare incontro a insidie e gelosie di vario tipo...

Il cuore oltre l'ostacolo

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Windstorm - Liberi nel vento: Hanna Binke in una scena

Quattro sequel ad oggi - il quinto e più recente episodio risale al 2021 - per un film che ha avuto un successo clamoroso nella patria tedesca, conquistando il pubblico sia in forma cartacea che nel relativo adattamento cinematografico qui oggetto di analisi. Windstorm - Liberi nel vento è infatti la trasposizione su grande schermo del romanzo di Carola Wimmer, vero e proprio best seller nelle librerie nazionali. Ci troviamo davanti ad un film per tutta la famiglia, un coming-of-age che sfrutta al meglio il rapporto di amicizia tra la giovane protagonista e lo stallone: una sorta di versione più leggera e meno impegnata di quanto visto in un cult di fine millennio quale L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998). E proprio un altro film con protagonista Robert Redford, ovvero il meno conosciuto Il cavaliere elettrico (1979), riecheggia nell'ultimo terzo di visione, con la fuga disperata di Mika e dell'animale che si tinge di atmosfere avventurose e on the road.

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Una messa in scena vincente

Locandina di Windstorm - Liberi nel vento
Locandina di Windstorm - Liberi nel vento

Rispetto ad altre produzioni omologhe, lo svolgimento è meno stucchevole e anzi il racconto di formazione sfrutta soluzioni accattivanti, con un'ispirata colonna sonora a suggellare le varie scene madri e una regia che sa dove colpire e gestire il cuore dell'azione, dando il corretto spazio al lato emozionale senza mai affondare eccessivamente nella mera retorica. Windstorm - Liberi nel vento popola inoltre la storia di convincenti personaggi secondari, con le relative dinamiche interpersonali che non possono naturalmente fare a meno del saggio mentore e della subdola nemesi, in una narrazione dallo stampo relativamente classico che però si rivela efficace ai fini del coinvolgimento da parte del pubblico, che difficilmente perde di interesse anche per via di un ritmo incalzante e privo di effettivi tempi morti.

Diretti all'obiettivo

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Windstorm - Liberi nel vento: Hanna Binke in una sequenza del film

Merito anche dell'eterogeneo e affiatato cast, illuminato soprattutto dalla presenza della allora quattordicenne - come il suo alter ego - Hanna Binke, destinata a riprendere il ruolo per tutti i successivi capitoli: una presenza che illumina e conquista, diventando alpha e omega del racconto insieme a quel cavallo (sono stati usati tre esemplari durante le riprese) con il quale ben presto diventa un tutt'uno. Dietro la macchina da presa siede Katja von Garnier, regista che in carriera non si è mai seduta sugli allori e si è cimentata in vari generi: dal drammatico Angeli d'acciaio (2004) all'horror romantico Blood and Chocolate - La caccia al licantropo è aperta (2007) fino al recente e ballerino Fly - Vola verso i tuoi sogni (2021), una ricerca di varietà che le ha permesso di approcciarsi anche in occasione di Windstorm - Liberi nel vento al filone con un approccio originale e smaliziato.

Conclusioni

Una ragazzina ribelle viene spedita per punizione nella scuola di equitazione gestita dalla nonna, dove finisce per stringere un solido e profondo legame con un cavallo considerato da tutti indomabile: un'amicizia che segnerà entrambi ma che sarà messa a rischio da gelosie e interessi. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Windstorm - Liberi nel vento, ci troviamo davanti a un coming-of-age intenso e appagante, in grado di dosare la giusta emotività a prova di grande pubblico con una sana anima avventurosa, sfruttando al meglio il fascino del verde contesto in mezzo alla natura e la luminosa bravura della giovanissima protagonista.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.4/5

Perché ci piace

  • La giovanissima Hanna Binke è la protagonista perfetta.
  • Notevole slancio emozionale in diversi passaggi.
  • Colonna sonora varia al punto giusto.

Cosa non va

  • La sceneggiatura per quanto godibile è a tratti prevedibile e ricorre a espedienti visti molte volte.