È su Netflix dal 19 giugno Wasp Network, film di Olivier Assayas con protagonista il premio Oscar Penelope Cruz, Gael Garcia Bernal, Edgar Ramirez, Wagner Moura e Ana De Armas. Presentato in concorso alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il film, ambientato nel 1990 tra Miami e Havana, racconta la vera storia della Red Avispa (in inglese Wasp Network, appunto), rete di spionaggio messa su dal governo cubano per sorvegliare le organizzazioni anti-castriste nate su suolo statunitense.
Abbiamo incontrato il regista francese al Lido di Venezia, dove ci ha raccontato perché questa storia lo ha così affascinato.
La video intervista a Olivier Assayas
Olivier Assayas e la voglia di mettersi alla prova a ogni film
A Olivier Assayas piace molto raccontare la storia attraverso i drammi personali di singoli individui: perché è rimasto così affasciato proprio dalle coppie protagoniste di questo film? "Ciò che mi spinge a fare un film è la consapevolezza di non aver mai fatto niente di simile prima: se un film mi dà la possibilità di fare una cosa diversa e di scoprire delle cose pratiche del cinema che non conoscevo allora è quello giusto. Wasp Network mi ha dato la possibilità di scoprire un ambiente completamente nuovo: visitare Cuba, capire la sua gente. Mi piace fare un lavoro che è anche un po' documentario. Ho bisogno di capire la società, di capire i personaggi. E la sfida di mettermi alla prova con delle cose che non so fare: e questo film ne era pieno!"
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Stelle del cinema e un Wagner Moura completamente diverso
Wagner Moura interpreta Juan Pablo Roque ed è molto diverso da come appare in Narcos: si veste e si pettina come una star del cinema, da cui sembra ossessionato. Una caratterista che gli ha dato il regista? "No, no, fa parte della vera storia!" ci ha detto Assayas, spiegando: "_Io l'ho utilizzato in modo umoristico, ma è vero che la prima volta che Roque e Ana Magarita Martinez (interpretata da Ana De Armas n.d.r.) sono usciti insieme sono andati a vedere Guardia del corpo e hanno dato il via a questo gioco che lui era il bodyguard di lei. Mi ha divertito."
Si è divertito anche a far pronunciare il nome di Pablo Escobar proprio a Moura, visto che è il protagonista di Narcos? "A dire la verità non ho visto la serie: quando ho incontrato Wagner era già cambiato fisicamente e non volevo vederlo in una fisicalità diversa. Non volevo essere influenzato da quello che aveva già fatto nel ruolo di Pablo Escobar. Volevo avere una verginità di sguardo su di lui."
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La vera eroina è Olga, il personaggi di Penelope Cruz
In questo film gli uomini abbandonano le loro famiglie e dicono di essere degli eroi: ma in chi c'è più eroismo, in chi se ne va per servire la patria o in chi rimane a crescere i figli? "Sicuramente, dal mio punto di vista, c'è più coraggio, o comunque a me interessa di più, il dramma del personaggio di Olga (Penelope Cruz), che deve fare un enorme sforzo su se stessa per salvare la sua famiglia. René (Edgar Ramirez) ha sacrificato tutto: anche la famiglia e la bambina. Li ha lasciati nella sofferenza, tenendoli all'oscuro di quello che stava accadendo realmente. Una cosa durissima. Trovare il modo per ricostruire questa famiglia, tutti gli sforzi che ha fatto Olga per ritrovare suo marito, per dare un padre a sua figlia mi sembra una cosa molto eroica."