La star Johnny Depp torna a Venezia 2019 nel giorno più bagnato della Mostra del Cinema per presentare insieme al collega Mark Rylance il dramma Waiting for the Barbarians, esordio in lingua inglese del regista colombiano Ciro Guerra. Adattamento del romanzo di J.M. Coetzee Aspettando i barbari, Waiting for the Barbarians è un'impietosa metafora sull'esercizio del potere attraverso la violenza, sul timore del diverso e sulla cecità della politica. Mark Rylance interpreta un magistrato senza nome di mezza età di stanza in un avamposto nel deserto a ridosso dei territori occupati dai "barbari", popolazioni nomadi che vivono tra le montagne. L'equilibro viene turbato dall'arrivo della guarnigione dell'Impero guidata dall'oscuro Colonnello Joll.
Parlando della genesi del film, Ciro Guerra ammette di essersi accostato con timore reverenziale al materiale di partenza: "Il romanzo contiene una metafora profonda e poterlo tradurre in immagini è stato un privilegio. E' una continuazione del mio percorso, lo sento vicino a ciò che avevo fatto in passato. Mi sono accostato alla storia trattandola come un period movie, ma mentre giravo ho sentito l'allegoria sempre più vicina al presente". Johnny Depp aggiunge: "Uno degli aspetti che mi ha più scioccato è il fatto che ciò che il romanzo descrive è attuale in molti posti del mondo. Chi è che decide chi ha in mano il potere e chi è eliminabile?"
I villain con sentimenti, una sfida attoriale per Johnny Depp
Completo blu, occhiali da vista, Johnny Depp parla lentamente soppesando singola ogni parola. Nonostante il periodo buio trascorso, il divo appare in ottima forma e nonostante la pioggia battente che si è abbattuta sul Lido si prepara a onorare il suo impegno sul red carpet dove stuoli di fan lo attendono da ieri sera. Parlando del suo personaggio, il Colonnello Joll, l'attore mette le mani avanti spiegando di non essersi accostato a lui come a un villain tout court: "Queste persone non si svegliano il mattino decidendo di diventare i peggiori esseri possibili. Mi sento fortunato ad averlo potuto interpretare perché ti dà l'occasione di indagare sulle motivazioni che lo hanno portato a essere ciò che è. È davvero privo di emozioni, o c'è qualcosa dentro di lui che si è rotto? Joll trattiene i suoi sentimenti, ma nel finale del film qualcosa penetra la sua armatura ed è vittima di se stesso".
Waiting for the Barbarians è co-prodotto da Ambi Entertainment di Andrea Iervolino. Come si è trovato Johnny Depp a lavorare col team italiano? "Per me è sempre incredibile lavorare con gli italiani e venire nel vostro paese. Il cibo è buono, di tanto in tanto mi piace bere un po' del vostro vino" esclama per poi fermarsi e ribattere divertito "Perché ridete?" Poi prosegue: "Essere qui a Venezia per me è un grande onore, sono fortunato a far parte del film, mi è costato un sacco di soldi". L'attore non manca di commentare il look del suo personaggio che abbina la divisa dell'esercito a un paio di curiosi occhiali da sole: "Recitare con gli occhi coperti dagli occhiali è stata una sfida. Gli occhiali sono minacciosi e questo è il motivo per cui Joll non li toglie fino all'ultima apparizione. Adesso li distribuiremo in commercio come merchandise del film".
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Mark Rylance in stato di grazia
Anche se i riflettori sono puntati su Johnny Depp, il vero protagonista di Waiting for the Barbarians è un eccezionale Mark Rylance che interpreta il magistrato, un uomo onesto e pietoso coinvolto in una situazione drammatica: "Il mio personaggio compie delle azioni che avrei compiuto anche io se mi fossi stato in una situazione così brutale. Di fronte alla violenza nei confronti dei barbari dapprima prova a far finta di niente, nel frattempo raccoglie informazioni, cerca di salvare chi è in difficoltà, ma ben presto diviene lui stesso vittima dell'autorità. Il torturatore e il salvatore sono le due facce dell'Imperialismo".
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Ciro Guerra racconta la disponibilità del premio Nobel Coetzee, "generoso e partecipe all'opera di adattamento. E' stato un privilegio lavorare con lui, da principio ero intimorito, ma lui mi ha dato coraggio. Questa è una storia che parla a tutti. Quando giro un film non penso al mercato, ma cerco storie che siano importanti per il genere umano". Johnny Depp ammette di non aver avuto l'onore di incontrare Coetzee "ma il suo è uno dei romanzi più intensi che abbia mai letto". Le ultime parole dell'attore sono per la figlia Lily-Rose Depp, ospite della Mostra di Venezia solo pochi giorni fa per Il Re. "Sono felice per lei. E' venuta qui a Venezia tante volte da piccola. Adesso presenta un film in concorso, è diventata una giovane donna incredibile. Fa le sue scelte con dignità, evita i film fatti solo per far soldi, non le interessano. All'inizio ha girato un film con Natalie Portman e l'hanno subito chiamata in tre film francesi. Sono orgoglioso di lei".