Viaggio a sorpresa, la recensione: Ronn Moss e Lino Banfi, così lontani, così vicini

La recensione di Viaggio a sorpresa: il film di Roberto Baeli, al cinema dall'8 giugno, vede Ronn Mosss nei panni di un ricco broker di Wall Street che decide di comprare una masseria in Puglia, dove troverà molte sorprese.

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Ronn Moss, Mayra Pietrocola durante una scena

In questi giorni avrete visto qua e là comparire notizie e post su Ronn Moss, per chi non lo conoscesse il Ridge di Beautiful. Lo abbiamo visto alla convention di un noto partito politico italiano. Poi, a tavola, con un amato attore di casa nostra, Lino Banfi. Che cosa ci faceva allora Ridge in Italia? La risposta la troverete nella recensione di Viaggio a sorpresa, il film di Roberto Baeli, in uscita al cinema l'8 giugno, e in viaggio durante la bella stagione nelle arene estive. Nella storia di Viaggio a sorpresa Ronn Mosss è un ricco broker di Wall Street che decide di comprare una masseria in Puglia, a Fasano. Ma, come dice il titolo, il suo viaggio sarà pieno di sorprese. Non ne ha molte un film che invece sembra non trovare la sua direzione, tra commedia e storia crime, con un Ronn Moss sempre incerto sul dove si trovi. Ma con il piacere, sempre grande, di rivedere Lino Banfi.

Da Wall Street a Fasano, un Americano in fuga

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Ronn Moss in una scena del film

Michael (Ronn Moss), un broker newyorkese innamorato dell'Italia, compra una masseria in Puglia per dare un cambio alla monotonia della sua vita. Quando arriva in Italia per il rogito dell'immobile, capisce che c'è qualcosa che non va. E incontra un'esuberante famiglia pugliese.

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Ronn Moss, Mayra Pietrocola in una scena del film

Michael vive in una casa fredda e vuota, cemento e vetro, quella in cui ci immaginiamo viva il classico yuppie newyorchese. Il suo armadio è pieno di abiti tutti uguali, tutti scuri, come il Seth Brundle de La Mosca. Dal suo ufficio a Wall Street lavora pensando già all'Italia, a quella masseria che sta per comprare. Poco dopo, lo ritroviamo in una Puglia da carolina. Viaggio a Sorpresa - Surprise Trip gioca con lo stereotipo dell'americano in fuga verso il paradiso italiano. La storia recente del cinema ne è piena, e di solito non sono film memorabili: sono piuttosto ventati di retorica e infarciti di stereotipi.

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Paolo Sassanelli, Lino Banfi, Fabio Cursio Giacobbe, Totò Onnis, Mayra Pietrocola

Ribaltare lo stereotipo

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: una scena del film

L'idea di Viaggio a sorpresa è quella di provare a ribaltare lo stereotipo del classico "viaggio in Italia", guardando la storia dal di dentro, e allontanandosi dal tono tipico di queste storie, tra l'esistenziale e il lirico. Viaggio a sorpresa prova a trovare un tono diverso, tra la commedia e la storia criminale, tra il dissacrante e l'irriverente. Ci riesce? Ci arriviamo tra poco.

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Ronn Moss e Lino Banfi insieme

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Lino Banfi in una scena del film

La ragione principale per vedere questo film non sta tanto nel trattamento, nel tono, nella storia. È prima di tutto quella di vedere incontrarsi due mondi, due universi paralleli apparentemente inconciliabili, Ronn Moss e Lino Banfi. Che vuol dire Los Angeles e Andria, la soap opera americana e la commedia popolare italiana, Beautiful e Vieni avanti cretino, Ridge Forrester e Oronzo Canà. In teoria sono rette parallele destinate a non incontrarsi mai, ma le vie del Signore, e del cinema, sono infinite. A vedere Viaggio a sorpresa, però, sorprese non ce ne sono. I due mondi, alla fine, non si incontrano. I due attori restano sui propri registri, sulle proprie espressioni. Non c'è modo per cui uno dei due si avvicini all'altro, per cui i due mondi si fondano, o si compenetrino.

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: una scena del film

Dalla televisione al cinema

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: una scena

Ci sono tanti attori che, partendo dalla televisione (e parliamo della televisione clastica, non certo delle serie tv di adesso) sono riusciti ad affrontare nuove sfide, a rischiare, a crescere, ad arrivare a ruoli completamente diversi da quelli per cui erano diventati noti al grande pubblico. Ecco, Ronn Moss non è uno di questi. Scelta per anni la sicurezza del posto fisso in Beautiful, non è mai riuscito ad andare oltre, o meglio, non ha mai voluto andare oltre. La storia del cinema è piena di belli che hanno dimostrato, e lo hanno voluto fortemente, di essere anche bravi. Ron Moss è rimasto solo un "bello". A settant'anni, va detto, è ancora in grandissima forma, e di questo gli va dato atto. E qui continua ad attraversare il film con la sua inespressività, come ha fatto per anni in Beautiful.

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Lino Banfi tocca registri nuovi

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Surprise Trip: Ronn Moss e Lino Banfi insieme in una foto promozionale

E veniamo invece a Lino Banfi. In questo film, sempre secondo il suo stile, e sempre con i suoi modi, Lino Banfi tocca registri nuovi, più sofferti, più drammatici. Lo abbiamo visto poche settimane fa, in occasione di Vecchie canaglie di Chiara Sani. Sullo schermo, e dal vivo, lo abbiamo trovato pieno di grinta e di passione per il cinema. Lino Banfi, oggi, meriterebbe anche progetti migliori, più ambiziosi, da icona vivente del cinema italiano. Ci piacerebbe un giorno vedere Lino Banfi diretto, ad esempio, da un Paolo Sorrentino o da un Matteo Garrone. Un Lino Banfi che possa mostrare ancora altre corde, alte sensibilità che sono in lui.

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Ronn Moss in un'immagine

Per fortuna c'è Lino Banfi

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Viaggio a sorrpesa - Surprise Trip: Mayra Pietrocola in un'immagine

Sì, perché Viaggio a sorpresa, in fondo, è poca cosa. Per essere un film su un "viaggio in Italia" girato dall'interno, non ribalta affatto gli stereotipi del genere, ma ci ricade in pieno. La Puglia che vediamo è da cartolina, come la vedrebbe un americano, tuta esteriorità e niente che provi a sondare l'anima di questi luoghi. La piccola criminalità, anche se raccontata in forma di commedia, è un altro cliché, e la parte è scritta e recitata in maniera piuttosto sciatta. Anche la parte sentimentale del film è piuttosto scontata. In generale, il film si regge su una storia che non troviamo mai interessante, su personaggi a cui non riusciamo mai ad affezionarci, personaggi abbozzati e mai disegnati a tutto tondo. E poi, come detto, ci sono i cliché: il cibo, i ristoranti, le masserie, il mare e gli ulivi, e così via. Per fortuna c'è Lino Banfi.

Conclusioni

Nella recensione di Viaggio a sorpresa vi abbiamo parlato di un film senza sorprese che sembra non trovare mai la sua direzione, tra commedia e storia crime, tra film esistenziale e sentimentale. Con un Ronn Moss sempre incerto sul dove si trovi. Ma con il piacere, sempre grande, di rivedere Lino Banfi.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
1.5/5

Perché ci piace

  • Il piacere di ritrovare Lino Banfi, in un ruolo dove mostra corde diverse dal solito.
  • Il tentativo di fare un film che vada oltre gli stereotipi del classico "viaggio in Italia"...

Cosa non va

  • ... che però in quegli stereotipi finisce per ricadere in pieno.
  • La sceneggiatura è incerta su quale strada prendere e non è mai avvincente.
  • Ronn Moss, dopo tanti anni di carriera, è ancora solo un "bello" e nient'altro.