Chi ha avuto il piacere di vedere Incontri ravvicinati del terzo tipo, il film di Steven Spielberg del 1977, non può non avere nella mente l'immagine del gruppo di persone che sbarca dalla fantastica astronave aliena. Sono persone che raccontano di essere state prelevate nel corso di vari anni addietro, ma per loro non sembra essere passato neanche un giorno. Il film non segue le storie del loro ritorno, ha altro da raccontarci, ma la serie trasmessa lo scorso anno dalla HBO (una stazione televisiva via cavo) che si chiama The 4400, si prende la briga di farlo.
La serie infatti racconta di una moltitudine di persone (i 4400 del titolo) che dopo essere scomparsi misteriosamente nell'arco di una cinquantina d'anni, ricompaiono tutti insieme, identici al giorno in cui erano spariti. Ma le difficoltà che incontrano per reintegrarsi in una vita che inesorabilmente è andata avanti senza di loro, sono solo parte delle storie raccontate. A questo bisogna aggiungere che ognuno di loro sembra essere tornato con una capacità in più, un potere sovrumano (telepatia, telecinesi e molto altro...) che li rende diversi nel bene o nel male, e questo una volta di dominio pubblico, non sembra essere gradito dalla massa.
Come una sorta di X-men, questi mutanti inconsapevoli e involontari si trovano al centro i attenzioni e situazioni non desiderate.
A queste storie si aggiunge il mistero della loro sparizione e della loro ricomparsa, un mistero indagato da una organizzazione governativa, la NTAC, che deve scoprire cosa è successo e soprattutto controllare quello che succederà.
A legare tutti questi fili per renderli una solida corda sono i personaggi base:
Tom e Diana, due agenti della NTAC che si trovano a gestire il ritorno dei 4400. Tom è coinvolto anche da una situazione personale: suo figlio Kyle era andato in coma il giorno in cui il nipote Shawn era stato rapito, tre anni prima.
Shawn, dopo il ritorno, si ritrova al centro di un organizzazione che nata con lo scopo di proteggere il gruppo dei 4400 finisce con l' assumere connotati di oscuro culto pseudo religioso.
Kyle, risvegliatosi dal coma, scopre di essere strumento involontario in un piano di cui nessuno può prevedere lo sviluppo.
Richard e Lily sono due ritornati. Lily è incinta. E l'inquietante bambina che porta dentro di se, Isabelle, sembra destinata ad essere la chiave di volta di tutta la vicenda.
Collier, è un ricco e ambiguo imprenditore del gruppo dei 4400, che sembra sapere più di quanto dice, non ha scrupoli nel manipolare chiunque per i propri fini.
Risultato finale è una serie appassionante e intrigante in cui le vicende personali dei protagonisti bene si integrano nella vicenda misteriosa che si snoda come in un lungo film. I tanti misteri trovano occasionali risposte ma inevitabilmente il completo svelamento della verità sembra essere sempre un passo avanti a noi. Almeno fino a quella che sarà la conclusione vera e propria della serie.
Infatti, nata come miniserie nel 2004 e destinata alla conclusione dopo 5 episodi, The 4400, ha riscontrato un tale successo in termini di ascolti e di gradimento, che la HBO ha commissionato alla produzione (che vede coinvolto anche un non accreditato Francis Ford Coppola) una vera e propria serie.
Gli autori quindi, dopo aver apportato piccoli aggiustamenti per avere un finale aperto al termine dei 5 episodi iniziali, ne hanno realizzati altri 12, approfondendo tutte le tematiche e raccontato le vicende di molti degli appartenenti ai 4400.
Al momento una terza serie è in lavorazione per essere trasmessa negli USA questa estate.