Chi l'avrebbe mai detto che saremmo tornati a parlare della detective di Neptune con la recensione di Veronica Mars 4? In realtà Veronica non se n'è mai andata veramente dal piccolo e grande schermo, né dal cuore dei fan. Così, 5 anni dopo il film del 2014 e 12 anni dopo la terza stagione della serie del 2007, la teen detective creata da Rob Thomas e interpretata da Kristen Bell fa di nuovo capolino in tv dal 31 marzo 2020 ogni martedì su Premium e il giorno dopo su Infinity con un episodio a settimana.
Veronica non è più un'adolescente, è cresciuta e maturata, e i nuovi 8 episodi la porteranno a doverlo fare ancora una volta. Le cose si sono evolute da come avevamo lasciato lei e gli altri protagonisti alla fine del film. Ora gestisce l'azienda investigativa di famiglia, la Mars Investigation, insieme al padre, che inizia ad accusare la stanchezza dell'età, e i due si ritrovano spesso a lavorare per gli "sporchi ricchi" di Neptune. Lei e Logan hanno una relazione stabile, anche se lui è spesso via per il suo impegno top secret nella marina militare americana. Anche gli altri sono andati avanti bene o male nella loro vita, ma una terribile tragedia che coinvolge tutta Neptune li riporterà tutti insieme.
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Veronica, salvaci tu dallo Spring Break
Ancora una volta sarà un caso che tocca la sua città natale da vicino a coinvolgere Veronica nelle indagini: l'esplosione di una bomba durante lo spring break si rivela infatti solo la prima di molte. Un mitomane che sembra ce l'abbia con quel periodo dell'anno in cui agli studenti in pausa e in villeggiatura è consentito fare ogni porcata possibile. Tutto parte dall'esplosione di un albergo, e gli indizi e i sospettati sono ovviamente molti, compresi alcuni personaggi che già conoscevamo. Complici gli 8 episodi che compongono la stagione, drasticamente ridotti rispetto ai 20-22 da tv generalista, il "caso di stagione" può svilupparsi senza inutili ridondanze e sempre nello schema da giallo classico modernizzato, tanto caro a Thomas.
L'autore però rischia di incartarsi in troppi plot twist nel finale, rientrando più nello schema narrativo da spy story adulta, che Veronica Mars, nonostante gli anni alle spalle, non è. Ciò di cui si sente la mancanza, nonostante il ridotto numero di puntate a disposizione ma considerando la messa in onda settimanale negli Usa su HULU, è il cosiddetto "caso della settimana" (se ne sarebbero potuti spalmare almeno 4 su due episodi ciascuno, per fare un esempio), che permettesse a Veronica di dimostrare la sua ineffabile bravura ma allo stesso tempo stemperasse il caso stagionale. Questo "stemperamento" è dato invece dall'attenzione per la vita privata di Veronica e dei suoi affetti, e dai momenti "comici" e più leggeri che li coinvolgono.
La verità di Veronica Mars, a qualunque costo
Se c'è una caratteristica che ha sempre contraddistinto il personaggio di Veronica Mars - e, diciamocelo, a volte ce l'ha anche fatta un po' odiare - è la sua ricerca spasmodica della verità a qualunque costo. Colpa forse dell'omicidio della sua migliore amica quando era adolescente e del conseguente abbandono della madre, traumi che è difficile superare se non creandosi una corazza, lasciando avvicinare pochissime persone e soprattutto diventando profondamente cinici verso l'intero genere umano. In questa nuova stagione la nostra Veronica non fa eccezione e metterà a dura prova non solo il suo rapporto con Logan e con il padre, ma anche quello appena instaurato con la nuova amica Nicole (Kirby Howell-Baptiste). L'altro aspetto che Thomas ha mantenuto fedelmente è la verve irriverente, ricca di punch lines e di riferimenti alla pop culture, conservando intatto lo spirito con cui la serie nacque e diventò un piccolo grande cult.
Tra vecchi e nuovi volti a Neptune
Accanto alla triade Veronica-Logan-Keith, su cui Thomas ha deciso di incentrarsi in questa stagione analizzando i loro drammi interiori dati dalla nuova situazione sentimentale e lavorativa in cui si trovano, non mancano di fare capolino più o meno diffusamente - e questa è una pecca narrativa per Thomas - anche i "comprimari" che comprimari non sono mai stati. Wallace, il migliore amico di Veronica, ora è un insegnante, sposato con un figlio, Weevil è ancora a capo della banda dei moticiclisti, e Dick Casablancas, l'amico nullafacente di Logan, ora è una star del cinema. Thomas in questi nuovi episodi non utilizza l'escamotage della maxi-reunion - come nel film, in cui aveva fatto tornare proprio tutti, perché la pellicola era stata realizzata grazie al supporto (anche economico) dei fan - ma sceglie di raccontare una versione matura e adulta della propria serie teen, facendo quindi tornare solo chi è funzionale alla narrazione, divertendosi comunque anche con qualche cameo a sorpresa. Tra i ritorni più apprezzati quello di Leo, l'ex agente di polizia di Neptune ed ex fiamma di Veronica, ora agente dell'FBI, che le permetterà di riflettere sul suo attuale rapporto con Logan.
Alcuni personaggi vengono lasciati indietro a dispetto di altrettante new entry, e la scelta è discutibile. Non mancheranno i volti del grande e piccolo schermo che hanno accettato di partecipare alla nuova stagione: direttamente dal MCU Patton Oswalt nei panni di un ragazzo della pizza, J.K Simmons in quelli di un ex gaelotto invischiato con Big Dick, e ancora Sarah Hyland di Modern Family, Josh Duhamel o Eliza Coupe di Future Man.
Un futuro per Veronica?
Non ci sono ancora piani ufficiali su una quinta stagione di Veronica Mars, ma conoscendo l'affetto e l'impegno di Thomas e Bell in primis, seguiti a ruota dal resto del cast, non è difficile credere che tra qualche anno potremo tornare su queste pagine per la recensione di una nuova, insperata, stagione della detective più cool del piccolo schermo.
Conclusioni
Con quali indizi – senza spoiler – concludere questa insperata recensione sulla quarta stagione di Veronica Mars? Applaudiamo Rob Thomas per aver mantenuto vivo lo spirito della serie e non averla tradita, ma allo stesso tempo rimaniamo perplessi di fronte ad alcune scelte narrative, che potrebbe diventare un pericoloso “salto dello squalo” nel caso ci fosse un quinto ciclo di episodi. Il caso di questa nuova stagione ha il suo fascino anche se si perde un po’ nel plot twist nella parte finale, e Thomas ha scelto di dare spazio alla triade Veronica-Keith-Logan tralasciando un po’ troppo gli altri personaggi.
Perché ci piace
- È stato mantenuto lo spirito della serie sia nella struttura da giallo classico del caso stagionale, sia nella verve comica infarcita di battute sulla pop culture che aveva caratterizzato la serie.
- La nuova sigla è indice della maturità raggiunta dalla protagonista.
- Veronica ancora una volta deve crescere suo malgrado.
Cosa non va
- Si sente la mancanza del caso della settimana.
- Ad alcuni personaggi come Wallace è dato troppo poco spazio a dispetto di altrettante new entry.
- Con alcune scelte narrative si rischia un salto dello squalo da cui la serie non potrà tornare indietro se ci sarà una quinta stagione.