Che festival sarà mai questo Venezia 73? L'annuncio del programma era stato accolto inizialmente con grande entusiasmo, ma col passare delle settimane il solito pessimismo nostrano sembra aver preso il sopravvento tra gli addetti ai lavori. Come sempre, si tratta di chiacchiere futili, perché giudicheremo soltanto al termine della kermesse, dopo aver visto decine e decine di film, ma è indubbio che da quando c'è stato il ritorno di Alberto Barbera alla direzione della Mostra un festival così ricco di star e film potenzialmente interessanti anche per il grande pubblico ancora non c'era stato.
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Quasi sicuramente avrà aiutato l'ottimo ruolino di marcia che il festival veneziano ha ottenuto in questi anni in tema Oscar: Gravity, Birdman e Il caso Spotlight, tre dei film più premiati degli ultimi anni, hanno cominciato proprio dal Lido la loro vittoriosa e stupefacente Award Season. Nonostante la concorrenza di Toronto, quindi, Venezia è tornata ad essere molto ambita anche dagli studios americani e a goderne sono proprio tutti: giornalisti, pubblico e distributori.
Proprio per questo motivo, selezionare un numero ristretto di 15 film, anche solo dalle rassegne principali, è impresa davvero ardua ma siccome è ormai una nostra consacrata tradizione non ci siamo tirati indietro. Come al solito abbiamo deciso di escludere i film italiani per essere il più possibile imparziali (anche se Spira mirabilis è molto interessante, almeno sulla carta) e abbiamo cercato il più possibile di variare tra generi e nazionalità senza per questo essere troppo sofisticati e ricercati.
Abbiamo escluso quindi dalla lista i documentari Dawson City: Frozen Time, Safari di Ulrich Seidl e Nick Cave & The Bad Seeds - One More Time With Feeling di Andrew Dominik ma anche due possibili gemme d'autore come Paradise di Andrei Konchalovsky o The Woman Who Left di Lav Diaz, e film fin troppo commerciali come quello d'animazione Pets - Vita da animali ma anche l'evento di chiusura con il remake I magnifici 7.
E poi - non considerateci blasfemi per questo - sappiate che non abbiamo inserito in lista nemmeno la realtà virtuale di Jesus VR - The Story of Christ; non possiamo infatti dirci esattamente affascinati da questo progetto, ma siamo sicuri che per molti altri sarà certamente il più atteso. D'altronde ci sarà pur sempre Mel Gibson in giro per la laguna in quei giorni!
Ecco a voi 15 film che non vediamo l'ora di vedere e raccontarvi da questa Mostra del cinema 2016!
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15. Sulla Via Lattea
Regia: Emir Kusturica
Cast: Emir Kusturica, Monica Bellucci
Trama: Tre capitoli della vita di un uomo che vive in un paese sconvolto dalla guerra e stringe un rapporto con una donna disposta a qualsiasi cosa pur di salvargli la vita.
Partiamo da un titolo che inseriamo in questa classifica ben consapevoli che le probabilità di un "bidone" siano non alte, ma altissime. Perché il nome di Kusturica che, fino a venti anni fa, era garanzia assoluta di qualità ed originalità ormai ha tutt'altro valore e perché anche la componente attoriale, lo stesso Kusturica insieme alla "nostra" Bellucci, non è certo rassicurante. Ma in ricordo di capolavori quali Underground, Papà è in viaggio d'affari, Il tempo dei gitani e Gatto nero, gatto bianco questo quindicesimo posto glielo regaliamo volentieri. Sperando di ricevere in cambio un regalo inaspettato.
14. The Bleeder
Regia: Philippe Falardeau
Cast: Liev Schreiber, Naomi Watts
Trama: Biopic dedicato a Chuck Wepner, peso massimo donnaiolo del New Jersey che sostenne 15 round con Muhammad Ali e ispirò Stallone per il personaggio di Rocky Balboa.
I biopic sui pugili non sembrano passare mai di moda, ma quello che almeno sulla carta rende speciale questo film di Falardeau è il fatto che non solo racconta la vera storia di un pugile che riuscì a resistere 15 round sul ring contro il più grande di tutti ma divenne poi la vera ispirazione per Sylvester Stallone e quello che forse è il più famoso e amato film sul pugilato di tutti i tempi. Più che un film sulla boxe, quindi, un film su come questo scontro sia diventato leggendario per ben due volte. Interessante anche il cast che vede nei ruoli principali una delle nostre coppie preferite di Hollywood ma anche l'altrettanto talentuosa Elisabeth Moss che abbiamo amato sul piccolo schermo in Mad Men e Top of the Lake.
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13. Hacksaw Ridge
Regia: Mel Gibson
Cast: Andrew Garfield, Vince Vaughn
Trama: Desmond Doss fu il primo obiettore di coscienza a ricevere la Medaglia d'Onore dal Congresso degli Stati Uniti. Venne catapultato nella Seconda Guerra Mondiale all'età di 23 anni e, cresciuto nella fede degli Avventisti del Settimo Giorno, rifiutò di portare con sé o maneggiare armi e si dedicò all'attività medica.
La storia vera di un giovane medico che salvò 75 soldati durante la battaglia di Okinawa, nella seconda guerra mondiale, senza mai imbracciare un'arma e sparare a nessuno.
Si tratta di un bel cambiamento per il Gibson regista di Braveheart - cuore impavido e Apocalypto (oltre che il mega successo de La passione di Cristo) e soprattutto per il Gibson uomo che proviene da un lustro di ostracismo da parte di Hollywood a causa delle sue uscite violente, razziste e antisemite.
Basterà questo film dal messaggio pacifista per farlo perdonare e tornare così nelle grazie degli studios?
12. Brimstone
Regia: Martin Koolhoven
Cast: Dakota Fanning, Guy Pearce
Trama: Dal momento in cui il nuovo reverendo sale sul pulpito per la prima predica, Liz capisce che lei e la sua famiglia sono in grave pericolo.
Oltre ai due talentuosi protagonisti il film può contare anche sulla presenza di due star de Il trono di spade quali Kit Harington e Carice van Houten, ma questo western dalle sfumature horror diretto dal regista olandese di Winter in Wartime ha già raccolto un ottimo buzz pre-festivaliero da diversi mesi e non sono in pochi a puntare proprio su questo titolo come una delle possibili sorprese di questo festival. Nella peggiore delle ipotesi, comunque, anche solo vedere il buon Jon Snow in versione cowboy potrebbe valere il prezzo del biglietto.
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11. The Beautiful Days of Aranjuez
Regia: Wim Wenders
Cast: Reda Kateb, Sophie Semin
Trama: Una notte d'estate, nella splendida cittadina spagnola di Aranjuez, un uomo e una donna dialogano appassionatamente condividendo ogni pensiero sulla vita e sull'amore.
Per Wenders vale parte del discorso fatto per Kusturica, perché purtroppo i fasti di un tempo sono ormai andati. Ma il regista tedesco è riuscito in qualche modo a reinventarsi come paladino del 3D e in questo senso un esperimento del genere, legato ad un film dalla forte componente teatrale e drammaturgica, appare particolarmente affascinante. Basterà questo a farne anche un film all'altezza dei capolavori di qualche decennio fa? Difficile, se non improbabile, ma per una volta almeno siamo sinceramente curiosi di scoprirlo.
10. Dark Night
Regia: Tim Sutton
Cast: Robert Jumper, Anna Rose Hopkins
Trama: Le vite di sei sconosciuti si intrecciano in un Cineplex di periferia in cui si verifica un massacro, vivendo insieme il nuovo incubo americano.
All'ultimo Sundance ha molto diviso la critica: c'è chi ne ha parlato di un capolavoro quasi sperimentale e chi di un film che si perde nelle sua ambizioni. Vedremo se, come spesso succede, la verità sarà nel mezzo, ma di certo le atmosfere alla Elephant unite ad una storia ispirata alla reale tragedia del Massacro di Aurora del 2012 - quando un ventiquattrenne uccide 12 persone e ne ferì 58 durante la proiezione film Il cavaliere oscuro - Il ritorno - rendono questo film un esperimento unico nel suo genere.
9. The Age of Shadows
Regia: Kim Ji-woon
Cast: Song Kang-ho, Gong Yoo
Trama: Lee Jung-Chool è un coreano che alla fine degli anni '20 dello scorso secolo lavora come ufficiale nella polizia giapponese. Sarà incaricato di una missione molto complicata: controllare l'attività del leader di un movimento molto ben organizzato che lotta per l'indipendenza della Corea del Sud dal Giappone.
Dopo la parentesi USA (francamente da dimenticare) di The Last Stand - L'ultima sfida, il regista coreano di Two sisters, Il buono il matto il cattivo e I Saw the Devil torna in patria con questa spy story d'epoca che promette faville: viste le premesse, ci aspettiamo momenti di grande tensione, inseguimenti mozzafiato e - considerata la presenza di una vera e propria star del cinema asiatico quale Song (Memories of Murder, The Host e Snowpiercer) - anche grandi performance attoriali. Da notare come questo sia il primo film coreano completamente finanziato e distribuito dalla Warner Bros.
8. La luce sugli oceani
Regia: Derek Cianfrance
Cast: Alicia Vikander, Michael Fassbender
Trama: Negli anni successivi alla prima guerra mondiale, il guardiano del faro di una remota isola australiana salva un bambino trovato in una barca e decide di crescerlo insieme alla moglie come se fosse loro figlio.
Dopo Blue Valentine e Come un tuono il giovane regista americano punta ancora una volta su una coppia di star, ma per la prima volta si affida ad un soggetto non suo, ma adatta il bestseller omonimo di M.L. Stedman. Considerata la coppia di divi e il tema è molto probabile che ritroveremo il film tra i più chiacchierati della prossima stagione dei premi: il talentuoso Fassbender potrà finalmente vincere il suo primo Oscar? O sarà la lanciatissima Alicia a puntare alla seconda statuetta? Di certo la reputazione di Venezia dopo gli Oscar degli ultimi anni avrà contribuito non poco alla scelta di far debuttare qui un film così atteso.
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7. The Bad Batch
Regia: Ana Lily Amirpour
Cast: Suki Waterhouse, Diego Luna
Trama: Storia d'amore distopica ambientata in una desolata landa texana in cui risiede una comunità di cannibali.
Una love story con sfumature horror-thriller che vede protagonisti anche Jason Momoa, Jim Carrey e Keanu Reeves in versione cannibale noi la attendiamo a prescindere. Se poi ci mettiamo che la regista si era già fatta notare che il suo interessantissimo film di debutto A Girl Walks Home Alone at Night, a metà tra uno spaghetti western e un vampire movie iraniano, non dovrebbe essere troppo difficile immaginare il perché della presenza di questo film in classifica. Giusto per gradire citiamo anche la presentazione che la stessa regista fa del suo film: "Mad Max incontra Bella in rosa con una soundtrack fica". Non c'è altro da aggiungere.
6. Animali notturni
Regia: Tom Ford
Cast: Jake Gyllenhaal, Amy Adams
Trama: Quindici anni fa Susan Morrow ha lasciato il primo marito Edward Sheffield, un aspirante scrittore. Ora lei è sposata con un medico e ha una vita tranquilla. Senza alcun preavviso, la donna riceve un pacco contenente il manoscritto del primo romanzo dell'ex marito, intitolato "Animali notturni". Edward le ha inviato una lettera chiedendole di leggerlo perché lei è sempre stata il suo miglior critico. Susan viene quindi trasportata nella vita immaginaria del protagonista del libro e si immerge così nel proprio passato.
A sette anni di distanza dall'ottimo esordio al cinema con A Single Man - presentato proprio a Venezia e poi candidato all'Oscar per la performance stellare di Colin Firth - lo stilista Tom Ford ritorna dietro la macchina da presa con un drama/thriller basato sul romanzo Tony and Susan di Austin Wright. Grande cast, trama complessa ma intrigante e, presumibilmente, stessa cura formale del bellissimo film precedente: speriamo che la qualità si mantenga inalterata e che magari si aggiunga questa volta anche un minimo di successo commerciale.
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5. The Young Pope
Regia: Paolo Sorrentino
Cast: Jude Law, Diane Keaton
Trama: La mini-serie è incentrata sulla figura di un Papa immaginario, il primo pontefice di nazionalità italo-americana della storia. Le vicende si svolgono ai giorni nostri fra gli Stati Uniti, l'Italia, Città del Vaticano e l'Africa.
E anche questa volta abbiamo barato! Non è un film ed è (mezzo) italiano, ma come potevamo non inserire la nuova opera del nostro Paolone nazionale? La serie prodotta da Sky in collaborazione con HBO e Canal + è un vero e proprio evento mondiale a cui non abbiamo intenzione di mancare per nulla al mondo. Dividerà come gli ultimi film del regista o riuscirà ad avvicinare anche le grandi masse come ha fatto, sempre su Sky Atlantic, Gomorra - La Serie? Questo lo scopriremo solo ad ottobre, ma nel frattempo moriamo dalla voglia di goderci i primi due episodi!
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4. Voyage of Time: Life's Journey
Regia: Terrence Malick
Cast: Cate Blanchett (voce)
Trama: Il documentario di Terrence Malick, dalla lunghissima gestazione, si incentra sulla storia dell'Universo. In questa versione estesa di 90 minuti la voce narrante è di Cate Blanchett.
Un nuovo film di Malick è sempre un evento, anche se ultimamente non sono più rari come in passato. Questo film in particolare suscita curiosità sotto molti aspetti: il tema molto ambizioso ovviamente, i tempi di lavorazione lunghissimi (annunciato e atteso da prima di The Tree of Life, ma ideato già negli '70)e la presenza di una seconda versione del film, in formato IMAX, dalla durata praticamente dimezzata e con Brad Pitt a narrare al posto della Blanchett. Quale due versioni sarà meglio? Per ora accontentiamoci di poter finalmente vedere quello che Malick stesso ha definito come "uno dei suoi più grandi sogni".
3. La La Land
Regia: Damien Chazelle
Cast: Emma Stone, Ryan Gosling
Trama: L'aspirante attrice Mia e il pianista jazz Sebastian si incontrano a Los Angeles, dove si sono trasferiti entrambi in cerca del successo. Tra i due scatta la fatidica scintilla, ma ben presto la coppia capirà che conciliare amore e ambizioni non è semplice.
Se anche dietro la macchina da presa non ci fosse stato il regista del sorprendente Whiplash, questo film sarebbe comunque finito in questa lista per la sua appartenenza ad un genere, quello del musical, non solo da noi prediletto ma comunque "in via d'estinzione". Quello che una volta, insieme al western, era il genere cinematografico americano per eccellenza è ormai merce rara, a maggior ragione in un contesto come quello festivaliero. Canzoni e balletti spaventeranno forse il grande pubblico italiano, e gran parte della critica, ma per fortuna ci sono due affascinanti superstar quali Gosling e Stone, oltre che un J.K. Simmons ancora fresco di Oscar, a fare da contraltare. E ovviamente c'è il trailer che ci ha già conquistato per i suoi colori e la sua magia; speriamo solo che non si tratti di una cotta momentanea ma di un innamoramento vero e proprio.
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2. Arrival
Regia: Denis Villeneuve
Cast: Amy Adams, Jeremy Renner
Trama: Dopo che sulla Terra sono giunte alcune misteriose astronavi aliene, un'esperta linguista viene contattata dall'esercito per determinare se gli extraterrestri hanno intenzioni pacifiche o se rappresentano una minaccia per l'umanità.
Il regista canadese nel giro di pochi anni è diventato un beniamino dei festival grazie a film quali La donna che canta, Prisoners, Enemy e Sicario.
Basterebbe questo a rendere attesissima qualsiasi sua nuova opera, ma questo Arrival, basato su un racconto breve dello scrittore di fantascienza Ted Chiang, può contare su una trama intrigante, un trailer di grande atmosfera ed un cast di altissimo livello: oltre ai divi Adams e Renner, anche due ottimi interpreti del calibro di Forest Whitaker e Michael Stuhlbarg. Sarà l'ennesimo colpo di fulmine?
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1. Jackie
Regia: Pablo Larrain
Cast: Natalie Portman, Peter Sarsgaard
Trama: Biopic che si svolge nei quattro giorni compresi tra l'assassino di Kennedy e la sua sepoltura, mostrando le reazioni del suo entourage e in particolare della moglie Jackie.
Lo stesso discorso fatto per Villeneuve a maggior ragione vale per il quarantenne regista cileno che negli ultimi 10 anni ha conquistato sempre più il consenso della critica e premi importanti quali l'Orso d'argento a Berlino per Il club e una nomination all'Oscar come Miglior film straniero per No - I giorni dell'arcobaleno. Pochi mesi fa a Cannes ha fatto molto discutere per esempio l'esclusione dal concorso di un film come Neruda, che dalla Quinzaine des réalisateurs è riuscito comunque ad entusiasmare critica e pubblico e conquistarsi il plauso degli addetti ai lavori.
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Questo Jackie, primo film del regista girato in lingua inglese, potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione grazie alla grande visibilità che inevitabilmente porta con sé un film sulla vita di Jacqueline Kennedy, per di più interpretata da una diva come la Portman.
Il film, prodotto da Darren Aronofsky che anni fa aveva deciso di farlo interpretare all'ex moglie Rachel Weisz, potrebbe certamente essere uno dei gioielli di questa edizione del festival lagunare e, nonostante la filmografia dello sceneggiatore di Noah Oppenheim sia tutt'altro che esaltante, uno dei protagonisti della prossima Oscar Race. Non sarà forse il Larrain a cui siamo abituati, ma, proprio grazie alla sua presenza, possiamo star certi che non sarà nemmeno il solito biopic.