Ultimo giorno di Mostra e l'attesa è tutta per la premiazione di stasera quando si sapranno i vincitori e conosceremo quale film sarà premiato con il sessantaseiesimo Leone d'Oro. Nel frattempo si sprecano i "totoleoni", ovvero tutte le possibili scelte che la giuria - che, lo ricordiamo, è presieduta da Ang Lee, ma è composta anche da Joe Dante, Liliana Cavani, Luciano Ligabue, Sandrine Bonnaire, Anurag Kashyap e Sergej Bodrov - potrebbe effettuare semplicemente basandosi su quella che è stata l'accoglienza da parte della critica internazionale o dei probabili gusti dei giurati.
Va da sé quindi che finché non ci saranno delle "reali" indiscrezioni (e quindi nel tardo pomeriggio, visto che la cerimonia di premiazione, trasmessa in tv da Rai 4, è prevista per le 19:00) ogni singola voce va presa con le pinze: allo stato attuale tra i maggiori pretendenti al premio prestigioso ci sarebbero Lourdes, Lebanon e Lola, tre film che hanno conquistato il cuore di tutti fin dalla prima proiezione, anche se in tutto questo bisogna vedere come potrebbe inserirsi l'opera di Tom Ford, A Single Man, presentata solo ieri ma accolta da vere e proprie ovazioni. Se non sarà Leone è probabile comunque che il film di Ford, tra l'altro per temi e stile molto vicino al cinema di Ang Lee, finisca nel palmares, probabilmente con una Coppa Volpi al bravissimo Colin Firth, attualmente come attore il favorito anche se si è spesso parlato di Viggo Mortensen (per The Road), Nicolas Cage (Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans) e Romain Duris (Persecution). Tra le migliori attrici si parla con insistenza dell'interpretazione di Margherita Buy per Lo spazio bianco e Knseniya Rappoport per La doppia ora, forse l'unico premio davvero possibile per il cinema italiano, ma a seguire ci sono la Sylvie Testud di Lourdes e la Isabelle Huppert di White Material. Da vedere infine se e come verranno premiati altri film molto amati come Life During Wartime o Soul Kitchen, e se ci sarà spazio per il Michael Moore di Capitalism: A Love Story. Per quanto riguarda i film della giornata invece il fuori concorso, Yona yona penguin è una colorata fiaba per l'infanzia che racconta l'avventura della piccola Coco, una bambina innamorata dei pinguini che si trova magicamente trasportata nel villaggio dei folletti: dovrà aiutarli a difendersi dla malvagio Bukka-boo, e allo stesso tempo salvare il paffuto apprendista angelo Zammie, che ha perso le sue ali a causa di un bizzarro incidente con della cioccolata. Curato nella realizzazione, il film del giapponese Rintaro mostra l'influsso della cultura (e dell'animazione) occidentale, ma ha contenuti che difficilmente saranno appetibili per un pubblico di età post-scolare. Sempre fuori concorso, e vero e proprio evento di chiusura di questa Mostra, il cinese Chengdu, I Love You, una doppia storia d'amore tra passato e futuro (si tratta anche del primo film di fantascienza mai realizzato nella Repubblica Popolare Cinese) girata a quattro mani da Fruit Chan e Cui Jian. Nell'episodio ambientato nel futuro e più precisamente nel 2029, la ballerina di samba Lin Miao riconosce nel giovane esperto di arti marziali Li Hai il bambino che in passato le salvò la vita durante un terremoto ma anche colui che ha aggredito il cugino.Il secondo episodio è invece ambientato nel 1976 e racconta dell'incontro di un bizzarro maestro di té e una giovane cameriera che hanno in realtà un passato che li accomuna. Entrambi i mediometraggi colpiscono per l'aspetto visivo molto curato e per le coreografie di danze e combattimenti nonché per il tentativo di raccontare due storie d'amore non banali.
Concludiamo infine con Sylvester Stallone che oggi riceverà il Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award in quanto "personalità che ha lasciato un segno nel cinema contemporaneo" e in tarda serata presentare il director's cut del suo John Rambo del 2008.